Identica variazione su base congiunturale mensile rispetto a settembre. Calano alcuni servizi medici a pagamento, aerei e treni. Cresce l’abbigliamento per la nuova stagione
MODENA – È stata calcolata a – 0,1 % l’inflazione a Modena di ottobre 2016 su base tendenziale annua. Identica la variazione su base congiunturale mensile rispetto a settembre, secondo le rilevazioni del servizio Statistica del Comune di Modena per il calcolo dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic).
Tra le 12 divisioni esaminate, due risultano invariate, tre crescono, sette calano.
Tra queste, quattro fanno registrare la stessa diminuzione percentuale (-0,3%).
In “Servizi sanitari e spese per la salute” registrano una variazione negativa nel mese le spese per alcuni servizi medici a pagamento e, in misura minore, il prezzo dei prodotti medicinali.
La divisione “Trasporti” è in flessione per effetto dei cali registrati in larga parte dal trasporto passeggeri aereo e su rotaia (a rilevazione nazionale) e nei servizi di noleggio auto (a rilevazione locale). In aumento la spesa per l’acquisto dei carburanti alla pompa, per ricambi e riparazione delle automobili (a rilevazione locale) e per il trasporto marittimo (a rilevazione nazionale).
Il calo della divisione “Comunicazioni”, a intera rilevazione nazionale, si deve alla minor spesa registrata per l’acquisto di apparecchi per la telefonia mobile.
Alla diminuzione congiunturale mensile di “Ricreazione, spettacolo, cultura”, invece, hanno contribuito variazioni assai differenziate, rilevate tra le diverse classi di spesa della divisione. In particolare risultano in diminuzione pacchetti vacanza (a rilevazione nazionale), e alimenti per animali, articoli di cartoleria e apparecchi di ricezione (a rilevazione locale). In aumento, al contrario, apparecchi foto-video, giochi elettronici, libri (a rilevazione nazionale), fiori, servizi per animali domestici, servizi culturali (a rilevazione locale).
Prosegue anche a ottobre il trend congiunturale negativo della divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,2%). Nelle classi di spesa si registrano diminuzioni su pesci e prodotti ittici, frutta fresca, pane e cereali, latte, formaggi e uova. In controtendenza risultano in aumento ortaggi e patate, confetture e cioccolato, acque minerali, succhi di frutta, burro.
Stessa diminuzione (-0,2%) a “Mobili, articoli e servizi per la casa”. In diminuzione la spesa per l’acquisto di piccoli utensili e accessori, mobili e arredi, grandi apparecchi elettrodomestici. In aumento posaterie e utensili per la cucina, piccoli elettrodomestici, articoli tessili per la casa.
In lieve calo, infine, anche la divisione “Altri beni e servizi”, dove si è rilevata in diminuzione la spesa per l’acquisto di prodotti per la cura della persona e prodotti di oreficeria. In aumento, invece, il costo degli apparecchi per l’igiene della persona e gli articoli da viaggio.
Le due divisioni senza variazioni sono “Bevande alcoliche e tabacchi”, dove crescono le birre italiane ed estere ma calano alcolici e vini spumanti e “Servizi ricettivi e di ristorazione”, divisione in cui si segnalano aumenti sulle consumazioni al bar, compensate dalla diminuzione delle tariffe alberghiere in rilevazione nel territorio comunale, e dai cali, di natura stagionale, registrati su agriturismi, villaggi vacanze e campeggi (a rilevazione nazionale).
L’aumento percentualmente più rilevante (0,5%) si è registrato per “Abbigliamento e calzature”, determinato in larga parte dall’entrata sul mercato degli articoli di vestiario della nuova stagione autunno-inverno e, in misura minore, da accessori abbigliamento e calzature.
Incremento congiunturale appena più lieve (0,4%), alla divisione “Abitazione, acqua, elettricità, combustibili”, a cui hanno contribuito gli aumenti registrati sulle nuove tariffe gas uso domestico e gasolio da riscaldamento. In calo nel mese i prodotti per la riparazione e manutenzione casa, i combustibili solidi e la tariffa per l’energia elettrica (a rilevazione nazionale).
Il modesto aumento su base mensile della divisione “Istruzione” (0,1%), è imputabile a una maggior spesa per la frequenza a corsi di istruzione e formazione.
Sul sito (www.comune.modena.it/serviziostatistica/pagine/prezzi/prezzi.shtml), sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.