Parma

Mobilità internazionale: l’impegno dell’Università di Parma per le persone con disabilità

Nel 2018-2019 due studentesse con disabilità motorie partite per la Francia e per la Spagna. La Pro Rettrice Valenti: «Inclusione, diritto allo studio, pari opportunità le nostre parole d’ordine»

PARMA – Nel 2018-2019 sono due le studentesse con disabilità che grazie all’impegno dell’Università di Parma sono partite per soggiorni Erasmus, in Francia e in Spagna: due ragazze con disabilità motorie che sono state accolte all’Université Caen – Normandie e all’Universidad de Extremadura, e che sono così riuscite a realizzare il loro desiderio di andare a studiare all’estero per alcuni mesi.

Due ulteriori testimonianze del lavoro dell’Ateneo per l’inclusione, il diritto allo studio, le pari opportunità (basti pensare ai grandi risultati del servizio Le Eli-Che, fiore all’occhiello e punto di riferimento importante per gli studenti appartenenti a fasce deboli), declinati in questo caso nel campo della mobilità internazionale.

«Inclusione, diritto allo studio, pari opportunità sono per noi parole d’ordine, anche in ambito internazionale. L’impegno dell’Ateneo su questo fronte è quotidiano – spiega la Pro Rettrice all’Internazionalizzazione, Simonetta Anna Valentie non si ferma certo davanti a qualche “intoppo” che possa presentarsi durante il cammino: e a volte qualche difficoltà c’è, perché è inutile nascondere che i soggiorni di studio all’estero per persone con disabilità sono più complessi da organizzare. Noi però abbiamo un team fortemente motivato e caparbio, composto dal personale della U.O. Internazionalizzazione e coordinato da Alessandro Bernazzoli, che desidero ringraziare personalmente per gli eccellenti risultati raggiunti. Un team che non molla mai, e che in stretta collaborazione con gli Atenei ospitanti verifica ogni singolo particolare per garantire a tutti, nessuno escluso, soggiorni all’altezza: le foto, i sorrisi e le mail dei nostri studenti e studentesse con disabilità che ci arrivano dall’estero sono per tutto l’Ateneo una grande soddisfazione, e ci confortano in ciò che stiamo facendo».

Ora si farà un passo in più: è nata infatti l’idea di sviluppare un progetto di Ateneo (che sarà presentato a finanziamento nel prossimo bando Erasmus Plus) per la creazione di un network aperto per la mobilità degli studenti con disabilità.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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