Vignola

Mistero Buffo il 4 marzo al Teatro Fabbri di Vignola

Matthias Martelli foto Andrea Macchia

VIGNOLA (MO) – Era il 1° ottobre del 1969 quando Dario Fo ha debuttato con la prima versione di quello che sarebbe diventato uno spettacolo storico del teatro di narrazione, Mistero Buffo. Un lavoro che ha consegnato il nome dell’artista alla storia, così come recita la motivazione del Premio Nobel attribuitogli nel 1997: «A Dario Fo… che nella tradizione dei giullari medievali fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati».

Sul palco del Teatro Ermanno Fabbri di Vignola sabato 4 marzo alle 20.30 Matthias Martelli, vincitore dei premi Alberto Sordi, Locomix, Uanmensciò e del Premio Nazionale di Cultura Frontino-Montefeltro, riporta in vita il grande lascito teatrale, politico e culturale di Dario Fo e rende omaggio al regista Eugenio Allegri scomparso nel 2022.

«Io e Matthias abbiamo fatto un patto – ha raccontato Allegri – il Mistero Buffo sarebbe stato lo stesso che avevo visto interpretare da Dario Fo, a Torino, nel 1974, nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere, a Palazzo Nuovo. Con quelle stesse “giullarate” e con quella stessa veemenza artistica».

Un atto unico composto da monologhi di ispirazione religiosa, riproposti in chiave fortemente satirica, concepito in una lingua inventata e onomatopeica, di ispirazione medievale e mescolata con i dialetti padani: il grammelot, un’invenzione di straordinaria potenza teatrale.

L’opera ebbe un successo popolare enorme, fu replicata migliaia di volte (persino negli stadi) e conta numerose differenti versioni e integrazioni. Un atto di ribellione, un testo all’epoca “sovversivo”, un modello di satira politica che non smette di trascinare le platee.

Solo in scena, Martelli passa dal comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale, con un’ironia che tocca in chiave buffonesca, come nelle intenzioni di Fo, le storture del nostro tempo.

Mistero Buffo affonda le sue radici in una forma di teatro che, attraverso la lingua corporale ricostruita con il suono, con le onomatopee, con scarti improvvisi di ritmo, con la mimica e la gestualità spiccata dell’attore, passa continuamente dalla narrazione all’interpretazione dei personaggi, trasformandoli all’occorrenza dal servo al padrone, dal povero al ricco, dal santo al furfante, per riprodurre sentimenti, reazioni, relazioni.

Il lavoro per questa riedizione di alcune delle più celebri “giullarate”, non è quindi il risultato di una ricerca astratta sulla cultura popolare nel Medioevo, ma è la possibilità di ritrovare una nuova visione del mondo: quella della storia fatta dal popolo. Attraverso la voce del giullare, il popolo parla direttamente in opposizione alla storia ufficiale, demistificando il sacro e il potere, utilizzando l’arma del riso e del grottesco.

Mistero buffo

di Dario Fo e Franca Rame

con Matthias Martelli

regia Eugenio Allegri

audio e luci Loris Spanu

management artisti Serena Guidelli

amministratore di compagnia Stefano De Leonardis

organizzazione Carmela Angelini

produzione Enfi Teatro

Eugenio Allegri partecipa al suo primo stage di commedia dell’arte tenuto in Italia nel 1978 da Jacques Lecoq e si diploma nel 1979 alla Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna. Inizia l’attività professionistica con “Nuova Scena” di Bologna, sotto la direzione artistica di Vittorio Franceschi e Francesco Macedonio. Come attore lavora con Meme Perlini, Dario Fo, Leo De Berardinis, Gabriele Vacis, Andree Ruth Shammah, Andrea Liberovici, Giorgio Gallione, Leo Muscato e dal 1982 al 1984 entra a far parte del Tag Teatro di Venezia, la più importante compagnia italiana di Commedia dell’Arte, diretta da Carlo Boso: con la maschera di Arlecchino è in tournee in tutta Europa.

Nel 1998 fonda a Torino la Società Cooperativa ArtQuarium; la prima produzione sarà, nel 2001, Shylock, di Gareth Armstrong, per la regia di Luca Valentino.

Parallelamente all’attività di drammaturgia, regia e pedagogia, in particolare sulla Commedia dell’Arte tenuta in Italia e in Europa, Eugenio Allegri conta alcune partecipazioni cinematografiche, diretto da registi come Daniele Segre, Salvatore Maira, Antonello Grimaldi, Carlo Lizzani, Alessandro Siani, Marco Ponti, Giulio Base, Marco Turco, Mario Martone oltre a numerosi incontri e collaborazioni con importanti musicisti italiani.

Nel 2015 Allegri diventa direttore artistico del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica.

L’8 giugno 2016 iniziano a Torino le prove di Mistero Buffo di Dario Fo che ha debuttato con grande successo alle Fonderie Limone il 6 febbraio 2018 dopo un’anteprima nazionale al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica. Nell’ottobre del 2018 cura la regia dello spettacolo La parola del silenzio ideato e interpretato da Elena Serra, ultima assistente ed erede dell’arte mimica di Marcel Marceau. Lo spettacolo debutta al Theatre Le Ranelagh di Parigi, cui seguirà una tournee in Italia e in Francia.

La stagione 2019/2020 lo riporta alla regia di Mistero Buffo nell’edizione per i 50 anni e sul palcoscenico in Nati sotto contraria stella accanto ad Ale e Franz per la regia di Leo Muscato, prodotto da Enfi Teatro.

Matthias Martelli è attore, autore, giullare. Ha vinto i premi Alberto Sordi, Locomix e Uanmensciò con Il Mercante di Monologhi da lui scritto e interpretato, con oltre 300 repliche all’attivo.

Calca i palcoscenici di Italia ed Europa con Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, con la regia di Eugenio Allegri.

Ha vinto il Premio Nazionale di Cultura Frontino-Montefeltro per “le qualità attoriali acclamate dal successo di pubblico e dal favorevole giudizio espresso dalla critica e per i suoi meritevoli risultati raggiunti nel campo delle arti teatrali”.

Per la Fondazione TRG ha scritto e interpretato Nel Nome del Dio Web. È stato protagonista di Pierino e il Lupo insieme all’ orchestra del Teatro Regio di Torino.

Nel 2020 debutta con lo spettacolo Raffaello, il figlio del vento da lui scritto e interpretato, prodotto da Teatro Stabile dell’Umbria e Doc Servizi, in collaborazione con Comune di Urbino, Amat Marche e Regione Marche.

Nel 2021 scrive e interpreta Dante, fra le fiamme e le stelle, prodotto da Teatro Stabile di Torino e Fondazione TRG, con la consulenza scientifica del professor Alessandro Barbero e del presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini.

Nel dicembre 2022 debutta con il suo nuovo spettacolo FRED! diretto da Arturo Brachetti e con Roy Paci come coprotagonista.

È autore dei libri Il Mercante di Monologhi e FRED!, editi da SuiGeneris Edizioni; T’amo aspettando il contraccolpo, Nel nome del Dio Web, Raffaello, Il figlio del vento, Dante, fra le fiamme le stelle, Il Naso del Duca editi da Miraggi Edizioni.

Informazioni e prenotazioni Teatro Ermanno Fabbri:

Prezzi dei biglietti € 24 / 13

Biglietteria – via Pietro Minghelli 11, Vignola

Orari apertura al pubblico: martedì, giovedì e sabato dalle 10.30 alle 14.00

info.biglietteria@emiliaromagnateatro.com | vignola.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it

Biglietteria telefonica – tel. 059 9120911

ERT

Teatro Ermanno Fabbri

Via Minghelli, 11 – Vignola

sabato 4 marzo 2023, ore 20.30

Mistero buffo

di Dario Fo e Franca Rame

regia Eugenio Allegri

con Matthias Martelli

durata 2 ore con intervallo

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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