Minori stranieri, un progetto per ristabilire la legalità

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Se sul territorio nazionale ci sono parenti o figure di riferimento il ragazzo non è Msna. Nel 2019 a Modena accertati 12 casi di ragazzi il cui stato di abbandono era simulato

MODENA – I minori stranieri non accompagnati, MSNA, si trovano sul territorio italiano privi di tutela e di rappresentanza legale, non avendo nessun parente di riferimento presente; il Comune è tenuto per legge a garantire loro gli interventi socio-educativi e assistenziali necessari, assumendo le funzioni di tutela conferita il Tribunale per i minorenni della Regione al sindaco.

In genere, i minori vengono affidati al servizio sociale dalle forze dell’ordine subito dopo il ritrovamento. I servizi sociali provvedono al collocamento in emergenza; viene accertata l’età e per i ragazzi minorenni redatto un progetto con la finalità di garantire ad ognuno l’opportunità di integrarsi nel territorio italiano. I costi sono sostenuti da Fondo nazionale per l’Accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dal Comune.

Ad oggi sono 110 i minori stranieri in carico al Comune di Modena ospitati in una quindicina di strutture di accoglienza, non tutte a Modena. Negli ultimi anni il flusso dei minori stranieri non accompagnati risulta costante come numero assoluto, ma con sostanziali differenze rispetto alla provenienza. Tra l’altro i minori sempre più raramente vengono rintracciati sul territorio da personale in servizio di controllo, mentre nella maggioranza dei casi si presentano presso gli uffici di Polizia Locale, Questura, Carabinieri, oppure al Centro Stranieri o nei centri di prima accoglienza.

Per far fronte a una prassi verificata in cui si riscontra la presenza sul territorio nazionale di parenti o di figure di riferimento di minori qualificati invece come Msna, i Servizi sociali del Comune di Modena insieme alla Polizia locale stanno definendo un apposito progetto “Msna e legalità”. Il progetto si basa anche sullo stretto coinvolgimento della Procura minorile nei casi sospetti per valutare l’adozione di provvedimenti civilistici o per eventuali profili di responsabilità dal punto di vista penale.

Infatti, se sul territorio italiano risultano parenti o adulti di riferimento, i minori assumono impropriamente lo status di minori stranieri non accompagnati e altrettanto impropriamente viene loro erogato il trattamento riconosciuto. Il progetto vuole inoltre promuovere la piena attuazione del ricongiungimento familiare, un diritto per il minore e un obbligo per le Autorità, ribadito anche nella normativa comunitaria.

Nel corso del 2019 l’Ufficio di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Modena, ha effettuato 12 attività delegate di indagine finalizzate ad acquisire elementi in relazione al reato di truffa ai danni dello Stato. Dagli accertamenti è emerso che tutti i 12 minori avevano simulato il loro stato di abbandono.