La solidarietà della sindaca Tarasconi all’avvocato Fiorani e alla capotreno aggredita stamani
PIACENZA – “Come donna, prima ancora che nel mio ruolo istituzionale, sento oggi il dovere di prendere posizione su due fatti che considero gravi e inqualificabili, ancora una volta espressione di violenza di genere in queste ore tragicamente segnate, peraltro, dall’ennesimo femminicidio, avvenuto ieri sera a Bologna”. La sindaca Katia Tarasconi sente “di dare voce a tutti i concittadini che credono nella giustizia e nel rispetto della dignità altrui”, prendendo fermamente le distanze dalle minacce rivolte all’avvocato Nadia Fiorani, che ha riferito ingiurie pesantissime a seguito del suo incarico come difensore d’ufficio dell’uomo accusato dell’aggressione in via Scalabrini: “Non esistono giustificazioni per le parole che, con la viltà purtroppo tipica dei leoni da tastiera, sono state indirizzate a una professionista, per il solo fatto che svolga, legittimamente, la propria attività di patrocinio legale assegnatole d’ufficio. La violenza verbale non può mai essere lo strumento giusto per condannare uno stupro, a maggior ragione se colpisce una donna evocando la stessa brutalità dell’episodio cui ci si riferisce”.
Allo stesso modo, Katia Tarasconi interviene per manifestare “piena solidarietà alla capotreno aggredita stamani a bordo del regionale diretto ad Ancona e a tutti i suoi colleghi che troppo spesso operano in condizioni di difficoltà e disagio, a rischio della loro stessa incolumità per garantire il rispetto delle regole. L’ennesimo abuso nei confronti di una donna si intreccia infatti, in questo caso, al tema della sicurezza e della tutela dei lavoratori”, sottolinea la sindaca, rimarcando il tempestivo intervento degli agenti di Polizia Ferroviaria che hanno bloccato il responsabile alla stazione di Piacenza, impedendone la fuga, e la prontezza dei passeggeri che hanno tentato di difendere la capotreno.
“Quanto è avvenuto stamani, su un mezzo di trasporto carico di persone, è inammissibile. Occorrono misure stringenti e concrete – aggiunge – per arginare il fenomeno preoccupante di una diffusa inciviltà e assoluta noncuranza delle norme di convivenza che ciascun cittadino ha il dovere di osservare. Si tratta di un tema da porre sicuramente all’ordine del giorno, nell’impegno per migliorare i servizi di trasporto ferroviario, a favore dei pendolari, di tutti gli utenti, del personale viaggiante e in servizio nelle stazioni”.