Mille e una storia. Mille e un’immagine

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Tre giorni di festa nel quartiere Borgo Marina a Rimini

RIMINI – Cinquecento bambini e bambine coinvolti nella produzione di un’opera collettiva che sarà installata nel quartiere di Borgo marina. Ottocento gatti tutti diversi, disegnati su materiale plastico trasparente perché possano camminare sulle nuvole, guardandoli a testa in su. Ottocento hulla hop colorati con le opere dei bambini delle scuole riminesi che saranno installati lungo Corso Giovanni XXIII con la collaborazione dei cittadini del quartiere. Questo è solo uno dei progetti del festival “Mille e una storia. Mille e un’immagine” organizzato da Centro Zaffiria in collaborazione con il Comune di Rimini e IC Centro Storico in programma dal 17 al 19 maggio.

Il festival prevede un convegno, laboratori dedicati ai bambini e agli adulti, una caccia al tesoro interattiva, opere d’arte per vivere gli spazi della città in maniera diversa da quella a cui si è abituati. Protagoniste le scuola dell’infanzia Gambalunga e la scuola elementare Ferrari, coinvolte sin dall’inizio dell’anno scolastico nel progetto.

Un percorso che vede il contributo dell’artista arabo Walid Taher, illustratore di libri d’arte per bambini, che condurrà un grande laboratorio d’arte per insegnanti e lascerà il suo ‘segno’ nel quartiere: domenica dalle 10 l’artista si metterà all’opera per dipingere il marciapiede di Via Gambalunga insieme ai bambini e alle bambine.

Il festival prenderà il via venerdì 17 maggio al cinema Fulgor con un convegno sulla letteratura e illustrazione araba per l’infanzia. Una giornata di studio e workshop dedicati alla valorizzazione della letteratura e illustrazione araba per l’infanzia grazie agli spunti dell’Institut du Monde Arabe di Parigi. Esempi di itinerari, workshop, attività e progetti educativi, riflessioni teoriche e esempi pratici saranno punto di partenza e fonte di ispirazione per gli insegnanti italiani di scuola primaria e dell’infanzia. Il convegno si chiuderà con un laboratorio di Taher rivolto alle insegnanti .

Sabato (dalle 10) performance artistica guidata dalla scuola media dell’Istituto Centro Storico, un laboratorio per bambini, bambine e famiglie guidati da Walid Taher (ore 15) e una caccia al tesoro aumentata in Corso Giovanni XXIII e via Gambalunga (ore 17): filastrocche, conte, ninne nanne sparse per il quartiere, da trovare con il proprio cellulare in un poetico urban game che coinvolge le famiglie e i suoni delle regioni del mondo. E’ stata anche creata un’app, scaricabile gratuitamente: gatti nascosti nelle vie del quartiere attivano, se fotografati, le canzoni, le conte e le ninne nanne che le mamme del quartiere hanno registrato per i bambini. Il gioco proseguirà fino a domenica alle 17 e si chiuderà con uno spettacolo prodotto ad hoc: Elisabetta Garilli Sound Project ha scritto e musicato un concerto che reinterpreta le canzoni delle mamme e racconta la storia musicale di 5 gatti. Diventerà un libro per Carthusia e una traccia del lavoro che le comunità possono fare: darsi un obiettivo comune per stare insieme, per costruire un noi complesso, positivo e inclusivo.

“Vogliamo poter raccontare alla città quanta bellezza possono portare nella città e quanto sia fondamentale porre la scuola al centro della comunità – spiega Alessandra Falconi del Centro Zaffiria – C’è stata una grande partecipazione nella preparazione del progetto, sia da parte dei bambini, sia da parte delle famiglie del quartiere, che si sono messe a disposizione e saranno coinvolte in questo festival che speriamo possa lasciare un segno anche dopo questi tre giorni”. “Il progetto è frutto di un percorso lungo e molto bello – sottolinea il vicesindaco Gloria Lisi – un’esperienza che rappresenta una ricchezza per questo quartiere da allargare anche al resto della città”. Il progetto ha visto il coinvolgimento degli assessorati all’urbanistica e alla scuola. “E’ un esempio da esportare in Italia di come si può vivere la città partendo dai bambini e di come si può consolidare una comunità” commenta l’assessore Roberta Frisoni, a cui si aggiunge il ringraziamento dell’assessore Mattia Morolli “ai talenti che si sono espressi in questo progetto, ai bambini per il loro entusiasmo e agli insegnanti per il loro impegno”.

Il festival è organizzato nell’ambito del progetto E se diventi farfalla, coordinato dal Centro Zaffiria e finanziato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.