In mostra più di mille figurine di sport con gigantografie, installazioni, percorsi di gioco Dal 16 settembre, nel festival filosofia sul tema “Agonismo”, fino al 26 febbraio 2017
MODENA – Nella città capitale della figurina, Modena, mille e più figurine di sport e sportivi e decine di album originali esposti insieme a gigantografie, video e animazioni, tra percorsi di gioco ed esperienze multisensoriali. Figurine da guardare e da scoprire, per giocare e divertirsi, per stupirsi e ricordare.
C’è tutto questo nella mostra “I migliori album della nostra vita. Storie in figurina di miti, campioni e bidoni dello sport” che inaugura il 16 settembre al Mata di Modena, via della Manifattura Tabacchi 83, nell’ambito del festival filosofia dedicato all’agonismo. La mostra sarà visitabile fino al 26 febbraio 2017.
All’anteprima per la stampa che si è svolta mercoledì 14 settembre sono intervenuti Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena; Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura; Leo Turrini, giornalista, curatore della mostra; Nino Benvenuti, leggenda dello sport italiano, e Michelina Borsari, direttore scientifico del Consorzio per il Festival filosofia. Presenti anche rappresentanti della famiglia Panini, di Franco Cosimo Panini editore, di Panini spa, di Gruppo Hera e di Fondazione Cassa di risparmio di Modena, .
Sport e figurine costituiscono un binomio inscindibile. Ma se in molti sanno quanto fosse rara la figurina di Pizzaballa, o quanto sia capillare la diffusione nel mondo degli album “Calciatori” della Panini, non tutti sanno come le figurine siano state un mezzo di comunicazione efficacissimo anche dal punto politico, come durante il Nazismo con l’album di figurine fotografiche “Olympia 1936”.
Accanto alle gesta memorabili nelle sfide olimpiche (la “sconfitta vincente” di Dorando Pietri, la perfezione di Alberto Braglia, la velocità di Nurmi, Zatopek, Mennea e Bolt, la rivoluzione di Fosbury, il 10 di Nadia Comăneci) e del calcio mondiale (da Meazza a Piola, da Yashin a Zoff, da Pelé a Maradona), non manca uno sguardo ad aspetti sociali e politici (le vicende di Jesse Owens, Monaco ‘72, la protesta di Tommie Smith); ai “duelli” che hanno fatto la storia (Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera, Prost e Senna, Agassi e Sampras); alle imprese cinematografiche di Johnny Weissmuller, che deposto il costume da piscina indossa quello di Tarzan, o del giovane nuotatore Carlo Pedersoli, noto poi come Bud Spencer.
Oltre alle figurine originali, grandi riproduzioni permettono di confrontarsi a tu per tu con gli atleti le cui sembianze a grandezza naturale sono trasferite anche su mega ometti del biliardino. Si può inoltre assistere a video d’animazione in cui le figurine prendono vita, e interagire con “Pygmachia”, un allestimento immersivo in cui lo spettatore, con speciali guantoni da boxe, vede trasformare lo sforzo fisico di un gancio in una composizione astratta dinamica, coloratissima e personalizzata.
Un percorso didattico-ludico per piccoli e grandi svela che tipo di sportivo si è: il visitatore con un kit, può sottoporsi a piccole prove, ispirate dalle figurine esposte.
Completa la mostra il catalogo “I migliori album della nostra vita” (Franco Cosimo Panini editore) che comprende tutte le immagini delle figurine in mostra e i testi di Leo Turrini, Daniele Francescani, e di Paola Basile e Thelma Gramolelli del Museo della Figurina. In consultazione e in vendita al bookshop anche l’Enciclopedia Panini del calcio italiano, messa a disposizione da Franco Cosimo Panini.
La mostra, a cura del giornalista Leo Turrini, è realizzata dal Museo della Figurina del Comune di Modena col sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Gruppo Hera. Partner Regione Emilia-Romagna, Apt e Città d’arte dell’Emilia-Romagna; parte del materiale esposto è stato donato da Panini spa.
“Credo che Giuseppe Panini – sottolinea Turrini – donando la sua storica collezione di figurine alla città di Modena abbia, volutamente, messo a disposizione dei concittadini un autentico tesoro. È stato bellissimo ‘navigare’, non alla maniera di Internet ma fisicamente, tra piccole immagini che racchiudevano e racchiudono, nel limitatissimo formato di una minuscola icona, la storia e la leggenda di meravigliose suggestioni popolari. La figurina di un campione, ma anche quella di un bidone – prosegue il curatore – è la testimonianza di un attimo di vita che spontaneamente si offre alla considerazione collettiva. Noi saremo ciò che siamo stati: Giuseppe Panini lo aveva capito, così come aveva intuito il senso migliore dell’agonismo come quotidiana tensione al miglioramento, al progresso, alla competizione che si trasforma, anche, in poesia. Ed è giusto che Modena, attraverso questa mostra renda così anche omaggio a un grande del Novecento”.
Parallelamente all’esposizione, si può visitare il Museo della Figurina (corso Canalgrande 103), dove circa tremila immagini, tra figurine e affini, raccontano la storia di questo piccolo diffusissimo mezzo di comunicazione nato nella seconda metà dell’Ottocento. In mostra l’album Panini “Italia Team – Rio 2016”, omaggio agli atleti azzurri, in una sezione dedicata alle Olimpiadi. I giochi sono presenti anche nel percorso sugli anni Ottanta e Novanta, caratterizzati oltre che da sport e musica, dall’invasione dei cartoni animati e, più in generale, della tv.
Da venerdì 16 a domenica 18 settembre, di fronte al Mata, i giochi del campionato di figurine “CeloCeloManca”: un vero e proprio villaggio, in collaborazione con Panini spa, dove cimentarsi in gare di lancio di figurine in impianti appositamente ideati o partecipare a quiz per mettere alla prova la propria conoscenza sportiva.
Per il festival filosofia la mostra è visitabile gratuitamente venerdì 16 settembre dalle 9 alle 23, sabato 17 dalle 9 all’una; domenica 18 dalle 9 alle 21. Poi l’ingresso costerà 5 euro. Informazioni: Mata, tel. 059 4270657 (www.mata.modena.it).