MIC di Faenza, cronaca di una rinascita

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Il 18 maggio, per celebrare la Giornata Internazionale dei Musei, il MIC propone una visita guidata aperitivo sulla ricostruzione della propria collezione dalle ceneri della guerra

AMORE-E-PSICHEFAENZA (RA) – Esattamente 73 anni fa, il 13 maggio del 1944, il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza subì un bombardamento delle forze alleate che portò alla distruzione e al scoperchiamento delle 22 sale allestite con 480 vetrine.

Quasi tutto andò perso. Anche gran parte delle opere di maggior valore, che erano state messe “in salvo” nei rifugi privati, andarono distrutte durante i 120 bombardamenti successivi che afflissero la città.

Per celebrare la Giornata Internazionale dei Musei, indetta da ICOM, quest’anno dedicata a “Musei e storie controverse: raccontare l’indicibile dei musei”, il 18 maggio, alle 18.30, il MIC di Faenza propone una visita guidata, a cura della conservatrice Valentina Mazzotti, dal titolo “MIC, cronaca di una rinascita: la ricostruzione di una collezione dalle ceneri della guerra”.

La visita racconta la storia della distruzione e della rinascita del MIC attraverso le opere donate dopo la guerra e quelle restaurate pazientemente dal laboratorio di restauro del Museo, anche in anni recenti.

Si snoda a partire dalle opere acquisite dopo gli avvenimenti bellici, in seguito all’appassionato appello di Gaetano Ballardini, fondatore e allora direttore del Museo (un esempio per tutti è la coppa con Iulia bela, divenuta negli anni emblema del Museo e della città) a quelle recuperate dalle macerie come il Presepe di Salvatore Fancello (1936 ca.) che riporta ancora le bruciature dell’incendio causato dal bombardamento, fino ad arrivare ai restauri recenti come la scultura di “Amore e Psiche” della Fabbrica Ginori di Doccia (1745 ca) o la coppa urbinate con la “Presentazione della Vergine al tempio” (1532 ca).

Segue aperitivo.

Info: 0546 697311, info@micfaenza.org