Questa sera alle ore 21.00 secondo appuntamento della neonata rassegna Borgo Narrante
RONCOFREDDO (FC) – Mercoledì 27 Novembre ore 21.00 Secondo appuntamento della neonata rassegna Borgo Narrante. Un appuntamento in lingua romagnola, di fatti romagnoli che in realtà riguardano tutta Italia, l’omicidio, ancora irrisolto di Ruggero Pascoli, padre di Giovanni Pascoli. Un Poema scritto in lingua romagnola da Gianfranco Miro Gori, poeta, saggista, storico e letterato che generosamente valorizza il comparto culturale del suo territorio, con lui sul palco del Palazzo della Rocca Lorenzo Scarponi, Elisa Angelini e Mirko Catozzi.
Il 10 agosto del 1867 Ruggero Pascoli è ucciso in un’imboscata. Il delitto, che risuona nell’immortale poesia di suo figlio Giovanni, resta impunito. Negli anni che seguono, vengono pubblicate molte ricerche e avanzate diverse ipotesi sulla sua genesi e modi. L’ultima indagine storica in ordine di tempo, “Il complotto” di Rosita Boschetti, risale a pochi anni or sono. Alla vicenda si riferiscono i monologhi che saranno letti al Palazzo della Rocca che sono in parte frutto d’invenzione e in parte si basano su documenti scritti e racconti orali. In particolare i monologhi dei presunti assassino e mandante – come s’è detto mai identificati dagli inquirenti – si fondano in larga parte sulla tradizione orale tramandata fino a oggi a San Mauro Pascoli, che non ha riscontro nei documenti. Miro Gori, Lorenzo Scarponi, Elisa Angelini daranno voce ai cinque brevi monologhi che corrispondono ad altrettanti “contrappunti”. A “E’ mórt ‘mazè” (“Il morto ammazzato”) “E’ garzòun” (“Il garzone”; nella realtà Ruggero Pascoli, in genere, si faceva accompagnare da un suo dipendente che aveva un ruolo certo superiore a quello di garzone). A “L’asasòin” (“L’assassino”) “L’asasòin dl’asasòin” (“L’assassino dell’assassino”). A “La vèdva” (“La vedova”) “Al surèli” (“Le sorelle”). A “I urfan: la Ghita e Giacòun” (“Gli orfani: la Margherita e Giacomo”; che erano i maggiori) “I fradél” (“I fratelli”). A “E’ mandènt” (“Il mandante”) “I samauróis” (“I sammauresi”).
Gianfranco Miro Gori Nasce a San Mauro Pascoli l’11 agosto 1951.
Dopo gli studi classici si è laureato in filosofia all’Università degli Studi di Bologna e ha conseguito il dottorato di ricerca in “storia e filologia del cinema” nello stesso ateneo.
Ha fondato la cineteca del comune di Rimini nel 1986, dirigendola fino al 2012.[1]
Tra i primi a dedicarsi in Italia ai rapporti cinema e storia, si è occupato del regista Federico Fellini, dello sceneggiatore e poeta dialettale Tonino Guerra, del musicista Secondo Casadei e del poeta Giovanni Pascoli.
Nel 2004 è stato eletto sindaco di San Mauro Pascoli (FC), carica che ha mantenuto fino al 2014.
Ha pubblicato un romanzo Senza Movente e quattro raccolte di poesie in dialetto (Strafócc, Chiamami Città, Rimini, 1995; Gnént, Pazzini, Verucchio, 1998; Cantèdi, Mobydick, Faenza, 2008; È cino, la gran bòta, la s-ciuptèda, Fara, Rimini, 2014). Organizzatore del fortunatissimo format “Il Processo” di San Mauro Pascoli
Tutte le serate avranno Inizio alle ore 21,00 con apertura delle sale alle ore 20, ingresso senza prenotazione fino ad esaurimento posti. Ingresso a offerta libera. Info 339.5781400
Il Borgo narrante è un progetto di BORGO SONORO Il BORGO EFFIMERO, con il patrocinio dei comuni di Borghi, Longiano, Mercato Saraceno,Roncofreddo, Savignano sul Rubicone Sogliano al Rubicone e il sostegno della Regione Emilia Romagna.
Letture, racconti, narrazioni sul far dell’inverno
MERCOLEDI’ 27 NOVEMBRE ORE 21
RONCOFREDDO (FC)
PALAZZO DELLA ROCCA
“LA S-CIUPTEDA”
di Gianfranco Miro Gori
con
Gianfranco Miro Gori, Lorenzo Scarponi, Elisa Angelini , Mirko Catozzi
Ingresso a offerta libera fino ad esaurimento posti