Sabato 30 e domenica 31 marzo all’ex Ospedale Sant’Agostino tavola rotonda, esposizioni e laboratori per adulti e bambini. Tutte le iniziative sono gratuite
MODENA – Spontanea o progettata, la vegetazione cittadina offre continue suggestioni per approfondire la conoscenza di sé e del mondo e per sviluppare il nostro senso estetico. Il presupposto perché questo accada è accorgerci che c’è e abita la città insieme a noi.
Un aiuto e uno stimolo intende darlo “Mi accorgo di te. Incontri con la natura intorno a noi”, il programma di iniziative culturali e laboratoriali con cui il centro educativo Memo del Comune di Modena porta ad Ago i colori, le forme le suggestioni della natura intorno a noi.
Negli spazi dell’ex Ospedale Sant’Agostino, in largo Porta Sant’Agostino 228, sono in programma una tavola rotonda, la mostra fotografica “Amori a cielo aperto, segreti in bella vista. La vita sociale e amorosa degli alberi” e quella di acquerelli “Segni di natura” entrambe visitabili fino al 14 aprile, laboratori per adulti e bambini per parlare della natura che ci circonda e del suo ruolo nella formazione della persona fin dall’infanzia.
Le iniziative sono gratuite e organizzate in collaborazione con Ago Modena Fabbriche Culturali e Fem Future Education Modena.
Si parte sabato 30 marzo alle 9.30 con la tavola rotonda: un viaggio attraverso gli spazi naturali spontanei, la rigenerazione del territorio a partire dagli alberi, il censimento della flora urbica in centro storico fino all’econarrazione guidata dall’entomologo.
L’incontro sarà introdotto da “Mi accorgo di te e Cresco con te”, un video tratto da esperienze condotte in alcune scuole di Modena (infanzia comunale Barchetta; primaria Rodari, IC3; secondaria di primo grado Ferraris, IC4) e dai saluti del vicesindaco assessore a Cultura, Rapporti con Università, Scuola Gianpietro Cavazza.
Di “Ecosistemi urbani: la natura in città” parlerà Marta Guidi del Settore Ambiente del Comune di Modena, che condurrà il pubblico a scoprire le molte specie vegetali e animali presenti negli spazi naturali spontanei della città e di come con piccole azioni si possono creare nuove opportunità per migliorare l’ambiente.
“Piante (quasi) invisibili: la flora urbica” saranno al centro dell’attenzione dell’archeobotanica ed etnobotanica ricercatrice dell’Università di Modena Giovanna Bosi che, partendo dalla consapevolezza che erbe e fiori accompagnano la vita dell’uomo e ne testimoniano le attività, confronta la flora del centro storico di Modena con le testimonianze delle piante provenienti da scavi archeologici di periodo romano e medievale.
Giulio Orsini (“Alberi come architettura, parchi come struttura della città”) dell’Archivio Leonardi mostrerà l’attualità della visione progettuale di Cesare Leonardi e Franca Stagi: la città e il territorio si possono rigenerare a partire dagli alberi. A partire dai primi anni ‘60 i due architetti svilupparono una ventennale ricerca raccontata nel volume “L’Architettura degli Alberi” che contiene 370 disegni delle specie arboree, studi delle ombre proiettate nelle diverse ore del giorno, indagine sui colori stagionali.
Il nostro mondo interiore e la storia di 300 milioni di specie, molte estinte, che si sono avvicendate sulla terra si intrecciano nell’econarrazione dell’entomologo e scrittore Gianumberto Accinelli che indagherà il difficile rapporto uomo/natura, aiutandoci a trovare la parole per districare le complesse emozioni suscitate.
La partecipazione alla tavola rotonda è libera e per i docenti è riconosciuta come attività formativa (iscrizioni su Mymemo).