BOLOGNA – Domenica 18 ottobre alle 20.30 presso lo spazio Dumbo (Binario Centrale – Capannone 4) a Bologna, luogo di rigenerazione urbana dedicato alla collaborazione e alla contaminazione tra istituzioni e cittadini, debutta la performance ISOLE, prima tappa del progetto “Mediatori del reale. Dramaturg fra teatri e città”, realizzata grazie all’affiancamento e al tutoraggio di ERT Fondazione, con il sostegno del MiBACT e SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea” e in collaborazione con il Comune di Bologna.
Un primo appuntamento che coinvolge 4 compagnie del territorio bolognese, 4 registi e più di 20 attori e giovani, amatori, spettatori e rappresentati della comunità, impegnati nell’organizzazione, e che ERT ha sostenuto durante il periodo di residenza e creazione della performance, restituzione del periodo laboratoriale di residenza.
ISOLE nasce da un’idea del regista e dramaturg italo colombiano Daniel Vincenzo Papa De Dios e dalla sua collaborazione con il dramaturg e critico teatrale Marzio Badalì, affiancati per l’occasione da Elena Di Gioia, direttrice artistica di Agorà, la stagione teatrale degli otto comuni dell’Unione Reno Galliera. L’obiettivo è quello di creare una piattaforma di condivisione tra le giovani compagnie teatrali attive sul territorio bolognese, uno spazio e un tempo di scoperta e di confronto che nasce dalla mediazione artistica e dalla commistione di linguaggi diversi. Le realtà coinvolte sono: Teatro dei Servi Disobbedienti, Teatro Ebasko, (S)Blocco5, Compagnia Icore, che hanno affidato la direzione del lavoro a quattro registi, appartenenti rispettivamente alle compagnie stesse, Federica Amatuccio, Simone Bevilacqua, Ivonne Capece, Daniel Vincenzo Papa De Dios, per la prima volta a lavorare insieme.
Partendo dall’idea di isolamento, stato che ha condizionato la vita di tutti nei mesi scorsi, ISOLE è portatore dell’esigenza di mettere in dialogo realtà che operano e lavorano da diversi anni sul territorio bolognese senza mai essere davvero entrate in contatto le une con le altre. Artisti e compagnie teatrali “isolati”, ciascuno con le proprie esperienze, linguaggi differenti e spettatori, chiamati a lavorare insieme in un processo artistico unitario per la creazione di uno spettacolo.
Dopo un periodo preliminare di incontro e confronto tra le compagnie, e dopo un lavoro sviluppato con la comunità cittadina attraverso interviste e laboratori, è seguita una fase di residenza condivisa negli spazi di Villa Pini a partire dal 28 settembre; periodo in cui le compagnie hanno concentrato il lavoro sui concetti di corpo, spazio, massa, distanza sociale, identità e solitudine.
PROGETTO Mediatori del reale. Dramaturg fra teatri e città
Il progetto “Mediatori del reale”, che prende vita nelle 5 città in cui ERT è presente, Modena, Vignola, Castelfranco Emilia, Bologna e Cesena, si propone di valorizzare, attraverso la pratica della residenza, il lavoro del dramaturg, professionalità chiave per lo sviluppo del settore dello spettacolo dal vivo, molto più conosciuta e comune nei paesi di lingua tedesca, ma che si sta diffondendo anche in Italia. Un gruppo di dramaturg, formatisi al corso di Alta formazione presso la Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT Fondazione, si è posto l’obiettivo di indagare e ripensare le relazioni tra le città, gli abitanti e i rispettivi teatri, attraverso un percorso di ricerca articolato in sei residenze. Al termine i protagonisti coinvolti creeranno insieme a privati cittadini delle restituzioni pubbliche capaci di raccontare il teatro e la sua comunità.
Il filo rosso che legherà tra loro le 5 residenze riguarda l’idea di un teatro che sia non solo un luogo fisico, ma anche spazio di riflessione e socialità, pensato da e per una cittadinanza attiva.
Lo spettacolo «nasce a partire dall’esperienza del lockdown, – scrive Ivonne Capece – e ne porta con sé riferimenti e simboli: dai monitor di pc o tv come surrogati della presenza fisica e affettiva dell’altro, all’aggressione dell’altro intesa come contagio ed emarginazione come quarantena».
«Durante la prima settimana di lavoro, – continua Daniel Vincenzo Papa de Dios – sono emersi una serie di quadri e gesti da cui abbiamo costruito le nostre scene. Scene che vogliono affrontare un profondo senso d’isolamento in una composizione a tre livelli».
«L’idea è quella di riprodurre la solitudine del quotidiano, dei piccoli gesti/faccende che compiamo ogni giorno» – aggiunge Simone Bevilaqua, «uno scontro continuo tra reale e realistico, tra vero e verosimile» – conclude Federica Amatuccio.
ISOLE
prima tappa del progetto “Mediatori del reale. Dramaturg fra teatri e città”
progetto di residenza ideato e coordinato da: Daniel Vincenzo Papa De Dios
tutor del progetto: Elena Di Gioia
dramaturg: Daniel Vincenzo Papa De Dios
dramaturg assistente: Marzio Badalì
titolo dello spettacolo: Isole
compagnie in residenza: Compagnia Icore, (S)blocco5, Teatro dei Servi Disobbedienti, Teatro Ebasko
in scena (attori/performer): Alessandra Aiello, Alessandro Valoroso, Andrea Meloni, Beatrice Barizza, Elisa Petrolini, Francesca Bertolini, Francesca Lepiane, Gaia Cerqui, Leonardo Sbabo, Leonardo Vincenzetti, Letizia Catani, Luca Guglielmetti, Luigi Vito Maria Vaglica, Marco Strocchi, Marzia D’Angeli, Matilde Mosso, Rachel Ganio Mego, Rosa Cassone, Silvia Flora, Stefano Mauriello, William Sheldon
regia: Daniel Vincenzo Papa De Dios, Federica Amatuccio, Simone Bevilacqua, Ivonne Capece
assistente: Francesca Bertolini, Leonardo Sbabo
costumi e concept visivo: Azzurra Manetti, Micol Vighi
riprese video: Luisa Dinella
musiche e sound design: Andrea Gianessi, Luca Guglielmetti
comunicazione: Micol Vighi
supporto Comunicazione: Azzurra Manetti, Fulvia Corso
L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria a
eventibologna@arenadelsole.it (indicando nome e cognome, numero di telefono e mail).
www.emiliaromagnateatro.com