Maurizio Brusa era un poeta esigente.
Si fatica ad usare l’imperfetto, parlando di lui che ci ha lasciato poco dopo aver programmato questo incontro e che avrebbe parlato in prima persona della sua ultima raccolta poetica: La vita scalza (Stampa/la collana 2017).
La sua lingua è essenziale, nitida, taglia via con gesto impietoso tutto ciò che appartiene al superfluo, toglie la pelle alle parole lasciando in evidenza il solo pulsare del nervo.
Eppure riusciva sempre ad evitare il tono prosaico, dimesso, impreciso.
La naturale eleganza del dire, che era anche quella dei suoi modi, prevaleva sempre sul greve della malattia, sul disagio, la caduta e la perdita che dominano questi versi.
Il corpo del poeta si fonde nell’anatomia delle parole, tanto che il discorso diventa fisico e la grammatica vive di una propria biologia, una scienza severa che il poeta persegue con ostinazione, o a volte, semplicemente con abitudine, quella che anche nei momenti di silenzio, quando Maurizio paventava di “aver perso lo swing” lo riconduceva immancabilmente alla propria natura.
Maurizio Brusa (Imola 1951/2017) poeta e traduttore, ha collaborato con diverse riviste letterarie e fondato a Imola la libreria “La Fenice” .
Tra i suoi libri ricordiamo: La pigrizia dell’occhio (Guanda 1979), Scritti di un selvaggio (Guanda 1983) con testi e lettere di Paul Gauguin, I disagi dell’ombra (La Mandragora 2002), Grammatica del silenzio (Manni 2008).
Frontespizio
“Come la prima pagina interna, che di un libro fornisce gli elementi essenziali e sostanziali, questa rassegna vuole accompagnare i lettori davanti alla porta di ingresso di nuovi testi.
L’etimo della parola “frontespizio” (dal tardo latino frontispicium, composta di frons, frontis ‘fronte’ e del tema di specĕre ‘guardare’), evoca l’atto di guardare un volto, che restituisce la conoscenza delle principali espressioni e dei caratteri peculiari di una persona.
Anche queste presentazioni ci faranno incontrare il volto di un libro e insieme quello del suo autore.
Presentare equivale anche a declinare al presente, al qui e ora, gli infiniti argomenti legati all’arte della scrittura.
La presenza in sala dell’autore è dunque un’occasione per collocare il pubblico in una inedita postazione, aggiuntiva rispetto alla lettura del libro.
Conoscere le premesse dalle quali quel testo nasce, gli intenti dai cui lo scrittore è partito per costruirne l’impalcatura, offre un importante arricchimento di senso.
Quando si diffuse il termine italiano “Frontespizio”, agli inizi del XVII secolo, le pagine di apertura di un libro contenevano, oltre ai nomi e ai titoli, anche un’architettura di immagini: colonne e timpani, figure allegoriche e oggetti simbolici erano disegnati e incisi a decorazione e viatico di quelle porte d’ingresso al testo.”
Massimo Pulini
La rassegna Frontespizio3 proseguirà fino al 29 dicembre 2017
Tutti gli incontri si terranno a Rimini, Museo della Città “Luigi Tonini”, via Luigi Tonini n.1 alle ore 17.30
Ingresso libero
Info 0541 793851
Tutto il programma su
http://www.museicomunalirimini.it/agenda/pagina968.html
(foto di Daniele Ferroni)
Gli incontri del mese PIACENZA - Al via giovedì 10 ottobre, presso il Museo Civico…
RIMINI - Ancora una volta la Romagna si conferma destinazione al passo con i tempi…
RAVENNA - In occasione della Notte d’Oro edizione speciale del mercatino dell’usato “La Pulce d’Acqua”,…
Primo appuntamento al Quartiere Santo Stefano BOLOGNA - Giovedì 10 ottobre inizia la presentazione nei…
BOLOGNA - Il calendario completo degli appuntamenti nelle biblioteche è consultabile ai link: Per tutti…
RICCIONE (RN) - A breve inizieranno i lavori per risanare i danni subiti dalla palestra…
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter