Maternità: l’Università di Parma integra l’indennità per le dottorande iscritte alla Gestione separata

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Il Rettore Paolo Martelli: “Accolta un’istanza del Consiglio degli Studenti. Un gesto di attenzione e sostegno alla genitorialità anche per categorie diverse dalle dipendenti”

PARMA – Le dottorande dell’Università di Parma iscritte alla Gestione separata potranno fruire di un’integrazione dell’indennità di maternità a carico dell’Ateneo. L’ha stabilito nei giorni scorsi una delibera del Consiglio di Amministrazione, che ha accolto un’istanza presentata dal Consiglio degli Studenti.

Le dottorande titolari di una borsa di dottorato e iscritte alla Gestione sperata beneficiano abitualmente di un periodo di sospensione di 5 mesi con un riconoscimento da parte dell’Inps di un contributo pari all’80% della borsa di dottorato. Ora l’Università di Parma ha deciso di intervenire anche con un finanziamento proprio: l’indennità erogata dall’Inps o da un’altra cassa previdenziale alle dottorande titolari di borsa di studio che sospendono il corso per maternità sarà integrata dall’Ateneo nella misura del 20% dell’importo percepito mensilmente, per ogni mese di sospensione e per un massimo di 5 mesi, con decorrenza dal 2024.

“Abbiamo accolto con piacere una sollecitazione arrivata dal Consiglio degli Studenti, che ringraziamo. Crediamo che sia un passo significativo da parte dell’Ateneo – osserva il Rettore Paolo Martelliche così ritocca verso l’alto l’indennità già prevista per questa categoria particolare di studentesse: le dottorande sono infatti a tutti gli effetti studentesse, ma svolgono anche attività di tipo lavorativo e versano i contributi alla Gestione separata come le lavoratrici e i lavoratori parasubordinati. È un gesto che va nella direzione dell’attenzione, del supporto e della tutela della genitorialità anche per categorie diverse dalle dipendenti, e che s’inserisce nelle politiche di welfare che abbiamo intrapreso”.