“Materia Prima” è una serie di quaranta fotografie analogiche in bianco e nero stampate su carta baritata ai sali d’argento, scattate a partire dal 2012 in diversi teatri di Parma e di Reggio Emilia e selezionate tra quelle che l’autrice ritiene maggiormente significative per esprimere la sua idea di teatro, legata al sogno, al rapporto dell’attore o del danzatore con la luce e con il nero.
Nel suo concetto di fotografia di scena, Anna Campanini entra nello spettacolo, offre nuovi punti di vista, reagisce all’evento scenico con scatti che accendono nuove domande, creando immagini indipendenti, portatrici di senso, a volte non direttamente rintracciabili nello spettacolo, e segue gli stimoli sollecitati dalla propria visione. Con questo suo approccio intende proporci una visione autonoma e critica al contempo, senza accettare che il teatro sia solo ciò che appare durante lo spettacolo, ma che possa essere interpretato fino a svelare qualcosa che si nasconde fra le scene, altrove, nella memoria di ogni spettatore.
Non una documentazione razionale dello spettacolo teatrale, quindi, ma una fotografia di scena che vuole “vedere oltre”, che parla di teatro anche se il teatro non ce lo fa vedere. Una rappresentazione profonda del rapporto tra l’evento scenico e la sensibilità dell’autrice, che riflette sull’elemento principe della scena, ovvero l’attore/danzatore e il suo corpo, e dunque, la materia prima plasmata dai contrasti di luce e buio e dall’atto fotografico.
«La selezione – spiega la fotografa – è frutto di una scelta tra alcuni degli scatti per me più significativi, perché rispecchiano il mio modo di osservare la scena. Quando fotografo uno spettacolo cerco di riscrivere non tanto la perfezione della composizione coreografica. Non mi interessa bloccare il movimento, ricavare il documento freddo del corpo, ma restituire lo slancio vitale, il dinamismo. Dell’attore mi affascinano le espressioni, la gestualità. Ciò che conta per me nella fotografia di scena è interpretare, trasformare in altro lo spettacolo ritratto: esprimere il senso di un fatto scenico senza limitarsi alla mera descrizione didascalica».
Le immagini mostrano aspetti diversi della teatralità del linguaggio corporeo. Alcune mostrano pezzi di braccia e gambe, altre trasparenze e bagliori che possono nascondere e svelare forme ed espressioni, altre ancora maschere o movimenti che seducono e turbano. Spostandosi da un genere all’altro della fotografia di teatro, Anna Campanini trasforma l’atto fotografico in un riflesso naturale della scena, sceglie i momenti più decisivi e significativi della performance e li sintetizza visivamente nelle sue immagini.
Anna Campanini nasce a Parma nel 1973. Nel 2004 inizia a fotografare; per il teatro inizia nel 2010 in diversi teatri di Parma e Reggio Emilia. Ha collaborato con la regista Andreina Garella e l’associazione culturale Festina Lente Teatro; dal 2014 collabora con l’Etoile Centro Teatrale Europeo di Reggio Emilia. Ha fotografato la stagione teatrale 2015/2016 del Teatro delle Briciole di Parma. Le sue foto sono state selezionate in molti concorsi nazionali. Ha partecipato a diversi workshop tenuti da importanti fotografi e esposto i lavori in mostre personali in Italia. Sue fotografie di teatro sono conservate presso il Lincoln Center di New York (New York Public Library, Billy Rose Theatre Division), il Museo Nazionale di Teatro e Danza di Lisbona, il Museo della Fotografia di Charleroi.
INFORMAZIONI
Ingresso libero.
La mostra è aperta, sino al 31 luglio, nelle sere di spettacolo e negli orari di apertura del Museo.
Casa Cervi, Via Fratelli Cervi 9, Gattatico (Reggio Emilia)
Telefono: 0522 678356 – info@istitutocervi.it
www.istitutocervi.it – festival.istitutocervi.it
FB @festivalteatralediresistenza @museocervi @istitutocervi
Ig @istitutocervi
FESTIVAL DI RESISTENZA 2022
Teatro per la Memoria
Dal 7 al 25 luglio 2022 a Casa Cervi – Gattatico (Reggio Emilia)
A Casa Cervi sino al 31 luglio è possibile visitare, alla Sala Genoeffa Cocconi,
la mostra fotografica “Materia Prima” dell’artista Anna Campanini
nell’ambito della 21^ edizione del Festival di Resistenza
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