Piacenza

Mascherine chirurgiche; definiti dal Comune criteri e modalità per la distribuzione

L’Assessore Mancioppi: “Priorità alle fasce più fragili della popolazione. Da sabato prossimo consegna nelle farmacie per gli over 65”

PIACENZA – Sono circa 46.000, pari al 44% della popolazione cittadina, le mascherine chirurgiche messe a disposizione da Regione Emilia-Romagna per la città di Piacenza, per le quali il Comune, che sta provvedendo al riconfezionamento singolo per favorirne una consegna più mirata e sicura, ha definito criteri e modalità di distribuzione alla popolazione, dando priorità alle fasce economicamente e socialmente più fragili.

Le prime mascherine riconfezionate disponibili saranno consegnate già oggi, sabato 11 aprile, dai Volontari della Protezione Civile ai centri di accoglienza, alloggi sociali, Caritas, Telefono Rosa del territorio comunale, che provvederanno a loro volta alla distribuzione ai rispettivi utenti.

Sempre oggi verrà recapitato dai Volontari della Protezione Civile a Don Giuseppe Basini un quantitativo di mascherine destinato alle parrocchie cittadine.

La distribuzione proseguirà poi – progressivamente con la disponibilità dei dispositivi riconfezionati – dalla prossima settimana, seguendo le seguenti priorità definite:

– destinatari dei Buoni Spesa (consegna presso il proprio domicilio da parte dei Volontari della Protezione Civile);

– residenti di alloggi di edilizia residenziale pubblica (consegna nelle cassette della posta da parte dei volontari della Misericordia a partire dalla fine della prossima settimana);

– minori assistiti dai servizi sociali e loro famigliari, famiglie con disabili in carico ai servizi sociali (consegna presso il loro domicilio da parte dei Volontari della Protezione Civile).

Circa la metà del quantitativo totale a disposizione (oltre 20mila dispositivi) verrà distribuito – grazie alla collaborazione di Federfarma – tramite le 30 farmacie cittadine, dove saranno disponibili non prima di sabato 18 aprile.

In questo caso, la consegna avverrà, gratuitamente, agli over 65 residenti nel Comune di Piacenza a fronte della presentazione di un documento d’identità, che verrà regolarmente registrato, per un massimo di due mascherine a persona. Le mascherine non sono prenotabili, neanche telefonicamente, e si invita pertanto la popolazione interessata a recarsi in farmacia mantenendo comunque le prescrizioni e le disposizioni di comportamento indicate dall’autorità sanitaria per il contrasto al contagio.

Infine, dalla settimana successiva, in ottemperanza alle linee guida indicate da Regione Emilia-Romagna, si procederà – grazie in questo caso alla collaborazione di Unione Commercianti e Confesercenti – alla distribuzione delle restanti mascherine ai negozi di vicinato attualmente aperti e ai tabaccai, garantendo così una maggiore tutela per gli esercenti e i propri clienti.

 “E’ una distribuzione che presenta oggettivamente una sua complessità – commenta l’Assessore alla Protezione Civile, Paolo Mancioppi – e voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno offerto la propria disponibilità a collaborare nella consegna, a partire dal centro di Protezione Civile e dai Volontari, che stanno lavorando senza risparmiarsi dall’inizio di questa emergenza. Allo stesso modo ringrazio Don Giuseppe Basini e tutti i parroci che si sono resi disponibili, Acer e i volontari della Misericordia, Unione Commercianti e Confesercenti insieme ai loro associati, a Mauro Saccardi che si occuperà della distribuzione presso i colleghi tabaccai della città. E, infine, un grazie sentito rivolgo a Federfarma e a tutti gli operatori delle farmacie cittadine che avranno il compito della distribuzione più numerosa”.

“Non appena ricevute le mascherine dalla Regione ci siamo attivati per riconfezionarle singolarmente, modalità che risulta più sicura in fase di distribuzione, e abbiamo provveduto a definire i criteri di consegna. Come risulta evidente dai numeri, il quantitativo di mascherine a disposizione copre meno della metà della popolazione: abbiamo inteso quindi dare priorità alle fasce più fragili, che in larga parte riusciamo a raggiungere per la consegna direttamente al proprio domicilio, e puntando il più possibile ad evitare gli assembramenti, così come indicato dalla linee della Regione Emilia Romagna”.

“Nel ribadire, a tal proposito, la sollecitazione a rimanere in casa, uscendo solamente per le motivazioni concesse dai decreti e dalle ordinanze in vigore – conclude l’Assessore Mancioppi – invitiamo la popolazione a prestare la massima attenzione alle modalità di distribuzione indicate, senza rivolgersi né recarsi presso gli uffici comunali per la richiesta di mascherine che non potrà comunque essere soddisfatta e, a chi si reca nei negozi o nelle farmacie di attenersi sempre alle prescrizioni in vigore in termini di distanziamento sociale e di corretto comportamento, prescritti per il contrasto alla diffusione del contagio”.

Ai cittadini che ricevono la mascherina viene ricordato, come indicato da Regione Emilia-Romagna nelle linee guida, che la stessa “non è né un Dispositivo Medico né un Dispositivo di Protezione Individuale. E’ una precauzione ulteriore per chi per vari motivi si trova a non riuscire a rispettare la distanza dalle altre persone, in particolare di protezione verso gli altri”.

Vengono inoltre ricordate le modalità di vestizione:

1) togliere ogni monile o oggetto personale;
2) praticare l’igiene delle mani con acqua e sapone o soluzione alcolica;
3) controllare l’integrità dei dispositivi; non utilizzare dispositivi non integri;
4) indossare la mascherina

E di svestizione:

1) evitare qualsiasi contatto tra la mascherina potenzialmente contaminata e il viso, le mucose o la cute;
2) rimuovere la mascherina maneggiandola dalla parte posteriore o dagli elastici;
3) praticare l’igiene delle mani con soluzione alcolica o con acqua e sapone;

Le mascherine vanno smaltite nei rifiuti indifferenziati.

Possono essere riutilizzate sotto determinate condizioni:
– non devono essere scambiate tra le persone;
– dopo l’utilizzo per alcune ore possono essere riposte /appese in luogo pulito ed essere riutilizzate il giorno successivo (eventualmente previa disinfezione con alcool)
– devono rimanere nel contesto domestico/familiare e non utilizzate come dispositivo nei luoghi di lavoro.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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