“Marzo per Lei” – Donne, lavoro e resistenza” il 20 marzo in Comune e a Palazzo del Turismo

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CATTOLICA (RN) – Violetta e le altre, storie di madri lontane, di braccianti straniere sfruttate nei campi italiani ed europei. Un doppio reportage, in immagini e parole, che racconta il duro percorso di lotta e resistenza per la conquista di diritti negati. Sono i due prossimi appuntamenti di “Marzo per Lei”, la rassegna dedicata alle donne, organizzata dall’Assessorato alle pari opportunità del Comune di Cattolica. “Donne, lavoro e resistenza” è il titolo del doppio evento in programma per giovedì 20 marzo. Alle ore 17, a Palazzo Mancini, si inaugura la mostra fotogiornalistica “All’ombra delle fragole” di Temenushka Todorova e Stefania Prandi. Scatti che raccontano la vita delle braccianti nei campi italiani, attraverso i ritratti di Violetta, una lavoratrice bulgara. La mostra sarà visitabile fino al 31 marzo. Alle 17.30, a Palazzo del Turismo, si terrà la presentazione del libro “Le madri lontane” (edito da People) di Stefania Prandi. Oltre 70 interviste a lavoratrici ed esperti con cui la giornalista Prandi indaga lo sfruttamento di queste braccianti rumene e bulgare costrette a lasciare i propri figli nel paese d’origine e vivere per anni nel dolore dell’assenza.
Intervengono all’inaugurazione della mostra e alla presentazione del libro, la Sindaca Franca Foronchi, l’Assessora alle pari opportunità Claudia Gabellini, la consigliera alle pari opportunità della provincia di Rimini Barbara Di Natale, la presidente di MondoDonna Onlus Loretta Michelini e la giornalista Stefania Prandi.
“Arte e reportage si fondono per dare vita a un’altra preziosa occasione per riflettere sulla condizione delle donne – commentano la Sindaca Foronchi e l’Assessora Gabellini -. In questo caso di quelle più fragili, di donne e madri che lasciano il proprio paese in cerca di speranza e invece finiscono spesso per diventare vittime di sfruttamento, alla mercè di persone che lucrano proprio sulla loro fragilità, rubando vite e sogni. Abbiamo voluto posizionare la mostra all’ingresso del Comune affinchè sia la prima cosa che incontreranno quelli che entreranno a Palazzo Mancini. Immagini che vogliamo costringano cittadini e cittadine a fermarsi e a pensare che se molto è stato fatto, ancora tanto c’è da fare”.
Ingresso libero.