Venerdì 17 febbraio in sala Arengo l’autore approfondirà il ‘mal di vivere’ che affligge l’occidente e l’insoddisfazione della nostra società
FERRARA – La Sala Arengo del Palazzo Municipale di Ferrara sarà la cornice delle riflessioni e delle conclusioni tratte da Marcello Veneziani: le ultime fatiche della penna del filosofo e giornalista saranno presentate venerdì 17 febbraio 2023, alle 19. “SCONTENTI”, l’ultimo libro dell’autore, è un trattato sullo stato d’animo che attanaglia da lungo tempo la società occidentale. Veneziani sviluppa una tesi secondo la quale prima del rancore, della rabbia e dell’odio l’occidente sia preda di una profonda e viscerale insoddisfazione. Così avvolgente e permeante da incidere su tutti gli stravolgimenti sociali che viviamo, così densa da confondere e atomizzare l’intera società.
“L’umanità – scrive l’autore – appare in pericolo, incalzata da mutazioni genetiche ed ecologiche, dagli scompensi tra sovrappopolazione mondiale e denatalità occidentale e da fattori molteplici che destabilizzano il mondo e i legami: l’avvento del transumano, il genderfluid, l’intelligenza artificiale, le neurotecnologie, la preminenza del virtuale sul reale, della tecnica sull’umanesimo, della finanza sulla cultura. Il disagio, lo spaesamento che ne deriva, radica lo scontento; lo rende permanente e non passeggero, sostanziale e non occasionale. Lo scontento è il frutto della convergenza tra il malessere spirituale che è dentro di noi e il malessere storico che è fuori di noi, nel rapporto con la nostra epoca. Disagio psichico e disagio sociale.”
“Per i Ferraresi – esordisce l’assessore del Comune di Ferrara Alessandro Balboni – sarà un’occasione per riflettere sullo stato di salute della nostra società. Come Assessore all’Università e come giovane sento molto vicini i temi trattati da Marcello Veneziani, la disillusione delle nuove generazioni è palpabile e i rapporti sociali tra noi si stanno man mano indebolendo. L’analisi sociologica e critica del nostro tempo è una componente fondamentale nell’evoluzione della nostra civilità. Appuntamenti come questo – conclude Balboni- sono preziosi spunti di riflessione, soprattutto in un periodo di innovazioni e cambiamenti così incalzanti e socialmente incisivi”.