Lo spettacolo andrà in scena al Nuovo Teatro Pezzani (borgo San Domenico 7) giovedì 23 e venerdì 24 febbraio alle 20.30.
Ne hanno parlato, nel corso della conferenza stampa di presentazione, lunedì mattina, in municipio, Giovanni Marani, Assessore allo Sport del Comune di Parma; Davide Battistini, Amministratore Unico Sinapsi Group; Andrea De Rossi,Team Manager Zebre; Ulises Gamboa, Allenatore della mischia Viadana 1970; Ivano Iemmi, Responsabile Settore Femminile Rugby Colorno e Enoch Marrella di Società per Attori.
Davide Battistini, Amministratore Unico Sinapsi Group, ha parlato di “una bella iniziativa che vede il rugby come portatore di grandi valori. E’ uno spettacolo importante che siamo orgogliosi di avere a Parma: una storia raccontata dal protagonista che vale la pena essere vista per il messaggio che veicola”.
Ulises Gamboa, Allenatore della mischia Viadana 1970, ha parlato di “una storia che fa riflettere e trasmette la nostra passione di argentini per questo sport”.
Andrea De Rossi,Team Manager Zebre, ha rilevato come “lo spettacolo costituisca un’ottima occasione per comprendere la cultura del rugby in Argentina”.
Ivano Iemmi, Responsabile Settore Femminile Rugby Colorno, ha ricordato il valore del rispetto di cui è portatore il rugby. “Si tratta di un’iniziativa lodevole in quanto aiuta a capire a fondo i valori su cui il rugby si fonda, valori che restano sempre in chi lo pratica”.
Enoch Marrella di Società per Attori ha ricordato come “lo scrittore Claudio Fava racconti una storia di resistenza dove Teatro, Rugby e impegno civile si fondono per raccontare una storia che ci riguarda tutti da vicino”.
Vincitore del Premio Speciale Persefone “Carmelo Rocca” 2016 come “miglior spettacolo di autore contemporaneo” e particolarmente apprezzato dal pubblico e dalla critica, Mar del Plata è una co-produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori.
Il sottotitolo dello spettacolo, “Gli angeli del rugby che osarono sfidare il regime argentino”, riassume perfettamente la storia di questi desaparecidos della palla ovale, eliminati uno dopo l’altro dalla ferocia dei militari di Jorge Videla. Tra le 30mila persone scomparse nel nulla nell’Argentina dei colonnelli c’erano anche loro: 17 giovani che giocavano nel “La Plata Rugby”.
Era il 1975 quando un giovanissimo mediano di mischia delle formazioni minori, Hernan Roca, fu rapito e ucciso, forse scambiato per il fratello Marcelo, militante nel gruppo radicale della sinistra peronista avversa al regime o forse perché vicino al movimento studentesco. Aveva solo 17 anni.
Il dolore, la rabbia, il senso di impotenza fecero irruzione nello spogliatoio del La Plata, che la domenica successiva, in occasione del match contro il Cordoba, chiese di ricordare l’amico scomparso con un minuto di raccoglimento. Ma i minuti divennero due, tre, dieci. Rimasero tutti immobili, in un silenzio assordante, sul rettangolo di gioco. Un gesto colto come una provocazione intollerabile dal regime: quei dieci minuti avrebbero segnato la condanna a morte di un’intera squadra.
La sequenza delle sparizioni è impressionante: in poco più di tre anni, uno alla volta, i militari di Videla si presero tutti i “canarios”, tranne uno: Raul Barandiaran. Ogni giocatore scomparso veniva sostituito con un rugbista delle squadre giovanili: cambiavano i nomi e i volti, ma non lo spirito. E le vittorie continuavano ad arrivare.
Nella finzione scenica la vicenda si sposta in avanti di tre anni. Siamo nel 1978: Jorge Videla si è autoproclamato presidente a vita dell’Argentina e la nazione Sudamericana è pronta per accogliere i Mondiali di Calcio. Nel clima di festa, la polizia militare continua il suo lavoro nascosto: uno dopo l’altro, alla spicciolata, sequestra, sevizia e uccide i giovani atleti, che rifiuteranno lo spiraglio di speranza offerto da un club francese pronto ad accoglierli. I ragazzi decideranno così di andare incontro a un destino crudele pur di non tradire i propri ideali di libertà, lealtà e altruismo. Sfuggirà alla mattanza solo Raul, testimone vivente della squadra che decise di restare unita fino alla meta, l’uomo che ha raccontato a Claudio Fava questa terribile storia.
Mar del Plata è interpretato nei ruoli principali da Claudio Casadio, Giovanni Anzaldo, Fabio Bussotti, Andrea Paolotti e Tito Vittori per la regia di Giuseppe Marini.
NUOVO TEATRO PEZZANI Giovedì 23 febbraio e venerdì 24 febbraio, ore 20.30– borgo San Domenico, 7 – 43125 Parma
BIGLIETTI: Intero 15 euro, ridotto per tesserati società rugby 12 euro.
In vendita su www.vivaticket.it e nei punti vendita del circuito Vivaticket, allo IAT Informazione ed accoglienza turistica (piazza Garibaldi, 1), alla Tabaccheria Lottici (piazza Ghiaia, 33) e alla Libreria Voltapagina Parma (via Oberdan, 4/C).
In vendita il giorno dello spettacolo, dalle 19, presso la biglietteria del Nuovo Teatro Pezzani
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