Investimento da 200 mila euro, al via le procedure di gara. I lavori inizieranno in marzo. Interventi anche su ventilabri e paratoie
MODENA – E’ di 200 mila euro il costo dell’intervento programmato per la manutenzione della rete di 250 chilometri di cavi e canali di scolo a cielo aperto del territorio del comune di Modena per il quale partono in questi giorni le procedure di gara. I lavori inizieranno in marzo e riguarderanno anche i principali manufatti idraulici come paratoie e ventilabri.
Gli interventi previsti nella delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni, vanno dagli sfalci della vegetazione sulle rive ai ripristini delle sezioni idrauliche, dal consolidamento delle sponde (anche attraverso palafitte di legno e collocazione di tavolame) alla sostituzione o riparazione dei manufatti danneggiati. Sono finanziati anche eventuali interventi urgenti con carattere di straordinarietà per il ripristino delle sponde dei canali, attivabili in poche ore e per i quali l’impresa dovrà garantire un servizio di reperibilità attivo h24.
I lavori sono ritenuti particolarmente importanti dopo la piena dei giorni scorsi e, in conformità alle prescrizioni della Regione Emilia-Romagna, fanno parte degli interventi di prevenzione per garantire la sicurezza idraulica del territorio.
I canali che fanno parte della rete di 250 chilometri sono 66: si va dal Canalazzo di Freto al Canale di Marzaglia, dal Cavo Argine al Cavo Diversivo e al Minutara, da Fossa Bernarda a Fossetta Via Nuova, da Ramo Paduli a Rio delle Quaglie, fino a Scolo Acquara e Zappellaccio.
I ventilabri interessati dagli interventi sono 14: diversi nella zona di Ponte Alto, tre sul Naviglio, altri alla Fossalta sul Tiepido e sul Cavo Minutara. Le principali paratoie sono sette e sul canalazzo di Freto (canale dei Montanari, in via Morane (una vicino al sottopasso, l’altra all’altezza del passaggio a livello), sul cavo Archirola (alla confluenza con il Diversivo Martignana), in via Saragozza (all’incrocio con via Caduti in Guerra, nei pressi dell’edificio dell’ex Questura), in corso Canalgrande (all’altezza di via Fonteraso) e in via Nonantolana, all’angolo con via Cavo Argine.