REGGIO EMILIA – Quando si parla di Intelligenza Artificiale la prima parola che viene in mente è futuro. Eppure, basta guardare indietro per accorgersi che artisti, scrittori e registi visionari avevano già iniziato ad immaginarla quando ancora non esisteva, e ad interrogarsi in proposito. Qualche esempio? Era il 1950 quando Isaac Asimov diede alle stampe I, Robot, romanzo celebre per aver introdotto per primo “Le 3 leggi della Robotica”, che creavano un argine necessario di fronte alle prime forme embrionali di libero arbitrio da parte delle macchine: fino a che punto dovremmo consentire loro di prendere decisioni autonome? L’iconica voce calma e disincantata di HAL 9000 in 2001: Odissea nello spazio di Kubrick, in contrasto con le sue azioni disperate e calcolatrici, incarnò per primo il dualismo uomo-macchina, regalandoci un personaggio capace di ispirare al tempo stesso empatia e terrore: come garantire che le IA agiscano in modo sicuro e prevedibile, quando sono le prime ad avere difetti umani? E poi l’intramontabile Blade Runner, tratto da un romanzo di Philip K. Dick, che nelle ultime parole del replicante Roy Betty affrontò il tema dell’origine della coscienza e delle emozioni: possono le macchine avere diritti, desideri, e persino un’anima? L’elenco degli esempi potrebbe andare avanti, così come le domande, ma le risposte, nonostante tutto, continuano a scarseggiare.
MAMMUT ovvero vita e morte di un’Intelligenza Artificiale è in programma per domenica 30 Marzo alle ore 19 presso gli spazi delle Officine Creative Reggiane, in via Gioia 4, ingresso da Via Tonale, all’interno della stagione VARIAZIONI del Centro Teatrale MaMiMò. Lo spettacolo, scritto da Rodolfo Ciulla, è una regia collettiva del gruppo Fartagnan Teatro con la supervisione artistica e organizzativa di Carrozzeria Orfeo, e vede in scena Federico Antonello, Luigi Aquilino, Maria Canal, e Andrea Sorrentino (voce fuori campo Giacomo Vigentini). Il progetto scenografico e la realizzazione delle scene sono a cura di Enzo Mologni, i costumi sono ideati da Mirella Salvischiani, le musiche originali sono composte da Massimiliano Setti, e il disegno luci è firmato da Stefano Colonna.
In un futuro non molto lontano, minacciato da frequenti blackout energetici, dove la colonizzazione di Marte è diventata un’enorme speculazione edilizia, Fred è un frustrato agente immobiliare impegnato a rimettere ordine nella propria vita. Rinchiuso in un appartamento di una grande città, vive insieme alle sue Intelligenze Artificiali dall’aspetto umanoide: Sonny, specializzata nell’assistenza agli esseri umani, Elettra, la domotica di casa, sempre pronta a eseguire tutti i desideri di Fred e Mammut, un dispositivo avanzato che simula il carattere e rielabora i ricordi del suo migliore amico, la cui morte è stata la causa di un tracollo emotivo. L’equilibrio quotidiano di Fred viene messo in crisi quando Sonny comincia a sviluppare una passione insolita per la comicità e a manifestare segni di una propria volontà.
“La nostra compagnia” raccontano i membri del collettivo Fartagnan “ama esplorare tematiche sociali che indagano il presente ambientandole in futuro distopico, perché crede che la distopia, raccontata attraverso il ritmo incalzante della situation comedy, sia il linguaggio più efficace per rappresentare la nostra contemporaneità”.
INFO E PRENOTAZIONI
Biglietto mecenate: €20, per contribuire con una piccola donazione alle attività del MaMiMò.
Biglietto intero €15, biglietto ridotto €13, promo 18-30 anni €11, soci MaMiMò €10.
Per informazioni e prenotazioni: https://mammut.eventbrite.it, biglietteria@mamimo.it oppure telefonando allo 0522-383178, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30 e nei giorni di spettacolo.
Dopo APLOD del 2018 e HUMAN FARM del 2019, Domenica 30 Marzo alle ore 19 il Centro Teatrale MaMiMò, all’interno della Stagione VARIAZIONI, ospita il terzo episodio de La trilogia distopica
MAMMUT ovvero vita e morte di un’Intelligenza Artificiale
Una brillante situation comedy che, grazie al potere della risata, esplora il tragico rapporto tra l’uomo e le IA, sullo sfondo di un mondo sempre più alienante e automatizzato.