Queste le parole di Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, nell’incontro di oggi pomeriggio con la stampa nella sede del Centro operativo regionale a Bologna, in viale Silvani.
Con lei, Sandro Nanni, responsabile di struttura Idro-Meteo-Clima di Arpae, e Rita Nicolini, direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.
L’allerta rossa emessa dalla mezzanotte di oggi, per criticità idrica e idrogeologica, e per tutta la giornata di domani, coinvolgerà un areale molto ampio, con una combinazione meteo un po’ diversa da quella del 2 e 3 maggio.
Allora, ha ricordato la vicepresidente, si era trattato di un “evento stau”; domani invece sono previsti anche rovesci di carattere temporalesco, vento e mareggiate. Sono attesi valori da 70 a 100 mm di pioggia in 24 ore, non distribuiti in modo omogeneo, concentrati nella prima parte della giornata. Più eventi combinati, dunque, su un territorio già fragile.
In base alla modellistica meteo, si prevede che inizi a piovere dalla Romagna (dove in collina e Appennino si sono già verificate frane), con ingrossamento dei fiumi in pianura.
Il fatto che siano previste anche mareggiate potrebbe portare ulteriori criticità soprattutto in corrispondenza dei fiumi che sfociano in mare come Lamone, Montone e Reno.
Stamani, ha ricordato Priolo, si è riunita l’Unità di crisi nazionale, con le Prefetture collegate; si riunirà nuovamente per un aggiornamento stasera alle ore 18.
“È necessario monitorare il fenomeno e capire come gestirlo a livello territoriale- ha sottolineato la vicepresidente-. Abbiamo consigliato la chiusura delle scuole, soprattutto in montagna; i sindaci si stanno riunendo, alcuni hanno già deciso. Stiamo portando avanti un’interlocuzione con l’Ufficio scolastico regionale: sconsigliamo gite in entrata e in uscita dalle zone di allerta rossa, a breve verrà emessa una circolare. Allo stesso modo, abbiamo consigliato di chiudere, in via cautelativa, strade e ponti nei pressi di fiumi e zone a rischio idrogeologico”.
“Non vogliamo drammatizzare- ha concluso Priolo-, ma essere vigili: meglio una precauzione prima che un rimorso dopo”.
I consigli
L’invito a tutta la popolazione è di muoversi poco; non andare negli scantinati ma restare ai piani superiori; non spostare le automobili dopo che la pioggia ha iniziato a cadere, farlo possibilmente entro la mezzanotte di oggi. Il consiglio è di ricorrere allo smartworking, dove possibile, in accordo con i datori di lavoro.
A fronte dell’allerta è stato attivato un presidio organizzativo molto ampio. Sono state individuate postazioni dove ospitare uomini e mezzi, per essere subito operativi in caso di necessità e vicini ai luoghi più sotto osservazione.
Sono già attivate anche le colonne mobili della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, del Veneto, del Friuli, della Provincia autonoma di Trento e delle associazioni nazionali, che saranno dislocate rispettivamente al Cup di Marzaglia (Mo), al Cup di Forlì, al magazzino della Protezione civile di Calderara di Reno (Bo) e a Faenza (Ra). In arrivo anche funzionari dalla Regione Toscana e dalla Calabria.
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