Maltempo. L’Emilia-Romagna in aiuto al Veneto: partita la colonna mobile regionale e 36 volontari di Protezione civile

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Ieri impiegate oltre 200 persone nel piacentino, parmense, modenese, reggiano e ferrarese. L’assessore Gazzolo: “Grazie come sempre ai nostri volontari e a tutti quelli che ieri si sono impegnati nella difficile situazione e sono ancora al lavoro”

logo regione emilia romagnaBOLOGNA – È partita alle 8 di questa mattina la colonna mobile regionale di Protezione civile, formata da 10 squadre e 36 volontari, per Feltre, nel bellunese. Dopo l’ondata eccezionale di maltempo che si è abbattuta ieri nell’intero territorio nazionale, l’ ha risposto così alla richiesta di sostegno alla Regione Veneto da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Attrezzature per il rischio idraulico (torri faro, motopompe, pompe da fango, badili, eccetera) e un mezzo pesante, che trasporta un escavatore (bobcat) è la dotazione della colonna mobile regionale, che resterà in Veneto fino alla fine dell’emergenza e opererà per il ripristino di situazioni di agibilità nei centri urbani allagati.

L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha messo a disposizione anche 180 gabbioni per il rialzo arginale, le barriere antiallagamento, per contrastare la piena del fiume Piave.

Sul versante regionale, grande impegno ieri per contrastare i fenomeni temporaleschi e il forte vento che ha interessato l’Emilia-Romagna investita da fenomeni meteorologici inusuali e persino inediti.

Il volontariato di protezione civile ha mobilitato oltre 200 persone, di cui 81 nel parmense, 50 nel ferrarese, altrettanti nel reggiano e altri nei territori più colpiti.

“Grazie a tutti i volontari e a coloro che si sono prodigati per portare soccorso ai cittadini nella difficile giornata di ieri e che oggi sono ancora al lavoro– afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo-. E grazie anche ai volontari che, con la colonna mobile regionale, porteranno il loro aiuto al Veneto così duramente colpito. Come sempre, il grande cuore dell’Emilia-Romagna, non si tira indietro di fronte alle difficoltà e riesce a intervenire con competenza e professionalità nelle situazioni di emergenza. Questa è la migliore risposta di una comunità resiliente come quella emiliano-romagnola”.

La situazione e gli interventi in Emilia-Romagna
Secondo i dati Arpae, tra domenica e lunedì le medie areali di pioggia caduta nel piacentino e nel parmense sono state di 150 millimetri, di 90 nel reggiano e modenese. In particolare, ieri, sul bacino del fiume Taro (Pr) si sono scaricate piogge fino a 200 millimetri in 6 ore.

I danni più rilevanti sono stati provocati dalle forti raffiche di vento, la cui intensità ha raggiunto i 110 kmh in Appennino e zone pedecollinari, fra 70 e 80 sulla costa; a Bologna alcune raffiche, nel pomeriggio, sono arrivate a toccare i 90 chilometri orari. Molte le piante cadute e gli scoperchiamenti di tetti: i fenomeni più gravi si sono verificati a Bobbio e Morfasso, nel piacentino, a Bondeno, nel ferrarese, e a Guiglia, nel modenese con interruzione di alcune strade provinciali e comunali.

Situazioni critiche si sono verificate sull’Appennino per smottamenti e frane. E prima neve sopra i 1300 metri.

Le mareggiate hanno provocato forti danni sull’intera costa, con erosioni diffuse e alcune ingressioni nei lidi ravennati e al Lido di Spina. Danneggiati molti stabilimenti balneari.

Ancora, Arpae comunica che l’altezza dell’onda misurata al largo della costa ferrarese è arrivata a 4 metri, mentre a Cesenatico ha raggiunto i 2,60 metri.

I Vigili del Fuoco hanno effettuato centinaia di interventi: sono stati impegnati tutti e 9 i Comandi provinciali, 40 squadre complessive, soprattutto per la rimozione di alberature, la sistemazione di tetti e cornicioni.

L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha emanato una allerta gialla, valida dalle 12.00 di oggi e fino alle 24 di domani, mercoledì 31 ottobre, per criticità idraulica nella pianura emiliana centrale (zona F) per il passaggio della piena nei tratti vallivi di Secchia e Panaro, e per criticità idrogeologica nei bacini emiliani centrali e occidentali (zone E e G) per la possibilità di residui dissesti, legati alle piogge già avvenute.

L’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione della situazione; si consiglia di consultare l’allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.