La sera dell’alluvione il fiume Marzeno, nel bacino del Lamone, ha invaso il centro abitato e 20 persone erano state sfollate a titolo precauzionale. Ora tutte rientrate nelle loro abitazioni.
Il sopralluogo è iniziato dalla zona artigianale, dove il fiume ha sormontato e rotto. I lavori di ripristino sono già in corso, anche per quanto riguarda la viabilità di accesso all’area per permettere la continuità delle aziende e delle attività produttive.
Priolo e Dardi si sono poi recati all’acquedotto, dove le condotte sono state scalzate dall’acqua fuoriuscita dal Marzeno. Il servizio idrico è stato ripristinato praticamente ovunque, grazie ai lavori immediati, e tutto è tornato regolare, dopo i timori legati all’infrastruttura idrica e all’impianto di depurazione, anche se serviranno lavori alla rete fognaria.
La presidente Priolo, accompagna sempre dalla direttrice Nicolini, ha poi raggiunto il Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC), dove ha incontrato il sindaco, Francesco Billi. A Castrocaro sono stati 15 i nuclei familiari evacuati per precauzione, 10 già rientrati nelle proprie abitazioni.
Due le aree del sopralluogo: in fondo a via del Molino – dove i tanti areali di sfogo realizzati sul fiume Montone hanno evitato danni irreparabili – e dove Priolo e Billi hanno visitato un’azienda agricola e floricoltura, con le titolari. Poi in via Colombarina, area maggiormente colpita che ha subito l’inondazione del fiume nei terreni coltivati, mettendo a rischio le abitazioni degli agricoltori.
“In questi giorni così delicati per i cittadini e le comunità colpite, per i sindaci e le amministrazioni alle prese con l’emergenza causata da questa nuova ondata di maltempo- ha affermato la presidente Priolo– è importante che la Regione e tutte le istituzioni si stringano ai territori per portare soccorso alle persone e ripartire al più presto. Noi non ci fermeremo un attimo e il nostro impegno continuerà senza sosta al fianco delle comunità per supportarle in questa difficile fase. Occorre continuare a fare i lavori necessari, perché quelli fatti hanno contribuito a contenere la situazione, e quindi a finanziare i Piani speciali per 4,5 miliardi di euro. Interventi infrastrutturali che vanno realizzati e attuati nel medio periodo, ma bisogna finanziarli subito”.
“Voglio ringraziare ancora una volta tutto il sistema di protezione civile, le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, le prefetture, e i tanti volontari dell’Emilia-Romagna e delle altre regioni che, fin da subito, si sono messi al servizio delle persone- ha concluso-. Resteremo al fianco di tutti i territori per garantire il rapido ripristino della normalità”.
La presidente Priolo si è poi recata nel ravennate per altri sopralluoghi a Brisighella e Casola Valsenio, insieme ai sindaci Massimiliano Pederzoli e Maurizio Nati.
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