RIMINI – Continua il presidio costante sul territorio da parte di Protezione Civile comunale e Polizia Locale per la risoluzione delle criticità rimanenti emerse durante questi difficili giorni di emergenza meteo. Da ieri sera si è registrato un sostanziale rientro dei livelli idrometrici su tutti i corsi d’acqua che attraversano il Comune di Rimini, un rientro al di sotto delle soglie di attenzione che, nel tardo pomeriggio di ieri, ha consentito di chiudere la fase più critica di questa emergenza. Rimane comunque alta l’attenzione e l’attività di presidio che si è protratta comunque durante tutta la notte e continua anche in queste ore, da parte della Protezione Civile e della Polizia Locale che, con diversi uomini e mezzi, si stanno impegnando nel monitoraggio del territorio soprattutto in riferimento al passaggio definitivo della piena del fiume Marecchia.
Due giorni difficili che hanno visto complessivamente una cumulata di pioggia che ha fatto segnare nel territorio del Comune di Rimini oltre 100 mm e picchi fino a 163 in alcuni comuni della provincia (dati disponibili online sui siti ARPAE).
La viabilità è stata ripristinata sul territorio comunale, anche se permane la criticità del traffico intenso causato dalla chiusura della circolazione ferroviaria sulla linea Adriatica tra Bologna e Rimini e dell’autostrada. Anche la Statale 16 è stata riaperta, ma solo a una corsia per ogni senso di marcia. Una limitazione alla circolazione necessaria fintantoché non si concluderanno i controlli strutturali di queste ore sul ponte del fiume Marecchia.
L’attività di ripristino delle strade danneggiate dal maltempo
Già dalle prime ore di questa mattina, oltre all’attività di recupero delle transenne utilizzate nelle chiusure di strade e sottopassi allagati, è stata avviata l’attività di ripristino delle pavimentazioni stradali danneggiate dal maltempo. Un lavoro per il quale Anthea ha già messo in azione 6 squadre, che si stanno occupando sia degli interventi sui cedimenti, le frane e le buche, che sui ripristini della segnaletica verticale.
Sono le vie Orsoleto, Masere e Santa Aquilina quelle che per prime sono state interessante ai lavori di ripristino. In alcune di queste vie infatti si sono verificati cedimenti importanti che interessano anche in profondità la pavimentazione stradale.
Alcuni fossi laterali sono ancora pieni di acqua che tende a tracimare nella banchina stradale. Una circostanza rischiosa per la quale adesso si rende necessario attendere che il livello dell’acqua scenda ancora, prima di intervenire con la manutenzione. A questi interventi più significativi poi se ne aggiungono altri legati alla chiusura diffusa delle buche, che si sono aperte nelle strade urbane della città, a mare della Strada Statale 16 Adriatica.
Sottopassi e Parchi chiusi
Ripristinate le aperture di tutti i sottopassi veicolari e pedonali che erano stai chiusi, ad eccezione di quelli in Via Pescara/Lugano e del Grattacelo, che risultano ancora chiusi. Sui 25 totali presenti nel territorio comunale, 8 sono stati quelli interdetti per l’emergenza (via Cav. Vittorio Veneto, Genghini, S. Giustina, V° Miglio, Martinelli, Longiano, Chiabrera, XXIII Settembre, Missirini) – alcuni anche solo per qualche ora a seconda della situazione – transennati, anche nelle ore precedenti in maniera cautelativa. Le chiusure sono state fatte prevalentemente il giorno di martedì 17.
Chiusi, durante questi due giorni di emergenza, anche il Parco Marecchia, le banchine del porto antico, il ponte dello Scout e la pista ciclabile sul deviatore del fiume Marecchia.
Le disposizioni per la raccolta dei rifiuti in seguito all’alluvione
Il sindaco di Rimini ha firmato questa mattina l’ordinanza con la quale indica alcune disposizioni urgenti per far fronte con la massima rapidità alla gestione dei rifiuti ingombranti in seguito all’alluvione. Per la gestione rapida della rimozione e raccolta dei rifiuti trasportati dallo stato di piena dei fiumi e ora di provenienza delle mareggiate e anche dei rifiuti ingombranti provenienti dalle abitazioni danneggiate dall’emergenza maltempo del 16 e 17 maggio che giacciono sulle strade e aree pubbliche, a partire da oggi, giovedì 18 maggio, vengono messe a disposizione di Hera due grandi aree nel comune di Rimini per lo stoccaggio preliminare dei materiali spiaggiati e dei rifiuti derivanti dall’alluvione.
Nelle suddette aree, la cui corretta gestione nel rispetto delle normali cautele igienico-ambientali e delle norme di sicurezza compete al Gestore del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani Hera, i materiali accumulati dovranno permanere per il tempo strettamente necessario ed essere quanto prima avviati agli idonei impianti autorizzati al trattamento secondo le ordinarie pianificazioni di smaltimento in base alla tipologia di rifiuto.
Si tratta dunque di una soluzione temporanea per consentire di provvedere con la massima tempestività alla rimozione dei quantitativi di rifiuti presenti sul litorale e in generale dei rifiuti urbani provocati dall’alluvione affinché sia assicurato con la massima rapidità il ritorno a livelli di sicurezza e decoro.
Per la raccolta dei rifiuti ingombranti Hera ha attivato a partire da oggi un servizio straordinario di Assistenza Clienti per il ritiro ingombranti su appuntamento chiamando il numero verde 800 999 500. In relazione a situazioni di abitazioni o edifici alluvionati i cittadini potranno contattare il Servizio Clienti Hera al numero verde gratuito (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18) per prendere accordi sul ritiro.
Per agevolare gli utenti che vogliono conferire i rifiuti alla stazione ecologica, è stata prevista sempre a partire da oggi 18 maggio, una estensione degli orari dal 18 maggio 2023 nel centro raccolta rifiuti di via Nataloni che rimane aperta tutti i giorni, domenica compresa, dalle 8:30 alle 19.
Verde Pubblico
Sono state una quindicina complessivamente le piante abbattute in questi 2 giorni di emergenza meteo, a cui si aggiungono svariate situazioni di rami spezzati. Un pericolo su cui stanno lavorando anche i Vigili del Fuoco che hanno già risolto tante situazioni di rischio per la circolazione. In queste ore si sta provvedendo a raccogliere i tronchi e i rami caduti e che in alcuni casi ancora sono di intralcio alla circolazione. In riferimento al verde pubblico la zona più colpita è stata quella del lungomare Murri, dove al momento sono già stati eseguiti 8 interventi su alberi danneggiati.
Bilancio Protezione Civile
Dall’inizio del presidio, fino a questa notte sono stati circa 40 gli operatori della Protezione Civile di Rimini, tra impiegati e volontari delle associazioni aderenti che, coordinati dal Centro Operativo Comunale, hanno collaboro con tutte le Forze dell’Ordine per gestire le tante necessità legate all’emergenza. Una squadra a cui si sono aggiunti anche 20 volontari del coordinamento provinciale.
Tanti gli interventi conclusi sotto il coordinamento della sala radio, operativa sin dall’inizio dell’emergenza: dal monitoraggio continuo delle aree sensibili, alla chiusura delle strade (arrivate a 25 nel momento di massima necessita), il taglio dei rami pericolosi, fino ai numerosi interventi con pompe idrovore per liberare le zone allagate.
Consegnati anche a 30 cittadini sacchi di sabbia ritirati direttamente alla sede della Protezione Civile in via Marecchiese. Da segnalare l’importante intervento di sacchettatura al Borgo dei Ciliegi a protezione delle autorimesse private e la l’intervento al canile comunale di via San Salvatore.
Bilancio Polizia Locale
Nell’arco di questi 2 giorni di allerta, gli equipaggi in azione, nelle 24 ore, messe in campo dal Corpo della Polizia Locale, sono stati complessivamente 80 per oltre 160 agenti operativi su 4 turni. Di questi 9 nei turni notturni dall’una alle sette del mattino, cioè nelle ore in cui è stato necessario monitorare soprattutto i corsi d’acqua e transennare i sottopassi, oltre ad intervenire per le diverse chiamate nelle zone alluvionate.
Gli interventi su richiesta registrati dalla centrale radio sono stati complessivamente 174, a cui si aggiungono tutti i monitoraggi degli argini e l’attività di presidio costante nei punti più sensibili, ovvero: la statale 16, in corrispondenza con la via Rossa; il bacino del ponte di Tiberio nella piazza dell’acqua, per monitorare lo sforamento del fiume Marecchia e il ponte di legno dello scout, in quanto è il punto in cui confluisce il fiume Ausa nel Marecchia. A questi si aggiunge il costante presidio ai 25 sottopassi veicolari e pedonali, inclusi nel piano di protezione civile e il pattugliamento sugli argini del fiume Marecchia per allontanare i curiosi, nel rispetto dell’ordinanza fatta dalla Polizia Locale appositamente per allontanare le persone che si portavano sul ciglio del fiume per osservare la piena e fare foto.
Bilancio Vigili del Fuoco
In questi 2 giorni sono state operative sul territorio tutte le squadre dei Vigili del Fuoco a cui si sono aggiunti anche i rinforzi arrivati dalla Regione. Parliamo di 10 equipaggi con mezzi per un totale di 50 uomini a cui si sono aggiunti altri 10 uomini, che da oggi verranno spostati nel territori limitrofi delle altre province, dove la situazione è ancora a rischio.
50 uomini che attualmente stanno gestendo ancora oltre 50 segnalazioni, rimaste in coda dopo i 200 interventi già conclusi finora dall’inizio dell’emergenza. Interventi che si riferiscono soprattutto a piante divelte, alberi su fili della luce, svuotamento di cantine e numerose frane e smottamenti.
Allerta meteo “rossa” per criticità idraulica e “arancione” per rischio idrogeologico per venerdì 19 maggio
La protezione civile regionale ha emesso una nuova allerta meteo “rossa”, per criticità idraulica e “arancione” per criticità idrogeologica per la giornata di domani. Per la giornata di venerdì 19 maggio si prevedono deboli precipitazioni sul settore centro-occidentale, la propagazione delle piene già in atto nei tratti vallivi di tutti i corsi d’acqua del settore centro-orientale della regione, con occupazione delle golene ed interessamento degli argini, in progressiva decrescita. Dal punto di vista della criticità idrogeologica saranno possibili diffusi dissesti nelle zone montane e collinari centro-orientali della regione, dove permarranno condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili e all’aggravamento delle numerosissime frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi.
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