L’assessore alla difesa del suolo emiliano-romagnolo al ministro dell’Ambiente: “Raccogliere e mettere a sistema i patrimoni meteorologici e climatologici delle Regioni e dello Stato, molto consistenti ma purtroppo troppo frammentati“
BOLOGNA – “Sono d’accordo con il ministro Galletti, quello di cui il Paese ha bisogno è un Sistema nazionale meteorologico, in grado di mettere a sistema e in valore la grande esperienza e professionalità sviluppata sia a livello centrale che a livello regionale”.
Con queste parole l’assessore regionale all’Ambiente, difesa del suolo e protezione civile della Regione Emilia-Romagna Paola Gazzolo commenta quanto detto ieri dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a proposito della necessità di istituire un Centro meteo nazionale.
Secondo Gazzolo, la strada da percorrere è quella di un “sistema federato, in grado di far rete e con il concorso degli organi statali e delle Regioni”.
Il modello, secondo l’assessore emiliano-romagnolo, dovrebbe essere quello del Sistema di allerta nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico, fondato sulla rete dei Centri funzionali della protezione civile.
“Quello che va creato – continua Gazzolo – è un unico Servizio meteo pubblico nazionale che raccolga e metta a sistema i patrimoni meteorologici e climatologici delle Regioni e dello Stato, molto consistenti ma purtroppo troppo frammentati. Un Servizio dotato di autonomia scientifica, tecnica ed amministrativa che dovrà svolgere i compiti conoscitivi, tecnico-scientifici ed operativi nel campo della meteorologia e della climatologia e fornire informazioni e previsioni a tutte le Autorità ed ai soggetti pubblici interessati.”