Presentazione di studi e tavola rotonda con i rappresentanti di alcune Regioni. Tra i temi, le infiltrazioni nei settori dell’autotrasporto, edilizia e logistica, il ruolo dei sindacati come parte civile e le banche dati
BOLOGNA – Il fenomeno mafioso nelle regioni del Nord Italia, le aree di nuova espansione, l’analisi dei fattori di contesto che rendono possibile il loro insediamento, le caratteristiche del loro incontro con le società locali. Temi quanto mai attuali, anche alla luce dei procedimenti in corso in Emilia, che vengono affrontati oggi, 7 ottobre, nell’aula Magna della Regione (viale Aldo Moro 30) nel corso di una giornata di studi dal titolo “Mafie, legalità, lavoro”, promossa dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Università di Ferrara e dall’Università Magna Grecia di Catanzaro, col patrocinio di Avviso Pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie) e del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana.
La giornata è il punto di arrivo di un percorso di ricerca interdisciplinare dedicato allo studio delle presenze mafiose in Emilia-Romagna e in Veneto. Il gruppo di ricerca è composto da sociologi, antropologi e giuristi di diversi atenei italiani, interessati ai meccanismi di insediamento delle mafie in alcune aree del Nord Italia.
Nel corso della giornata vengono affrontati in chiave specialistica l’interrelazione tra criminalità organizzata e circuiti imprenditoriali in alcune aree delle due regioni, con particolare attenzione alle ricadute di tale intreccio criminale sul mondo del lavoro e dell’impresa. I settori studiati sono l’autotrasporto, l’edilizia e la logistica, ma non mancano riferimenti e approfondimenti relativi ad altri settori economici interessati da tale fenomeno.
La ricerca, che verrà pubblicata a breve, si è anche soffermata sui possibili modi di ingresso dei sindacati nei procedimenti penali a carico dei mafiosi, attraverso la pratica sempre più diffusa della costituzione di parte civile. Inoltre, sono state analizzate le criticità nell’utilizzo delle diverse banche dati contenenti informazioni utili ai fini delle certificazioni di legalità delle imprese.
Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17, si terrà una tavola rotonda sul ruolo delle Regioni nelle politiche di promozione della legalità, allo scopo di individuare i possibili strumenti di contrasto del fenomeno mafioso in sede istituzionale. Alla discussione prenderanno parte Massimo Mezzetti assessore alle Politiche per la Legalità della Regione Emilia-Romagna, Antonio Viscomi vice presidente della Giunta regionale della Calabria, Gian Antonio Girelli presidente della Commissione speciale antimafia del Consiglio regionale della Lombardia, Gianpiero Cioffredi presidente dell’Osservatorio per la legalità e la sicurezza della Regione Lazio, Enrico Tedesco segretario generale Fondazione Pol.I.S. e dirigente dell’ufficio del Gabinetto della Presidenza della Regione Campania. /Va.Ma.