L’ex campionessa mondiale nella cronometro a squadre stroncata da un malore improvviso mentre lavorava nell’azienda di famiglia a Villagrappa di Forlì. “Una vera campionessa e un esempio, sapeva che dietro a ogni volata ci sono tanto lavoro e allenamento”
BOLOGNA – “Una vera campionessa. Un grande esempio di impegno, tenacia, professionalità e infinita passione per il ciclismo”.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, esprime il suo cordoglio per l’improvvisa e prematura scomparsa di Monica Bandini, ex campionessa mondiale di ciclismo, stroncata da un malore improvviso mentre lavorava nell’azienda di famiglia a Villagrappa di Forlì.
“La ricorderemo sempre, una sportiva e una stella per il ciclismo femminile italiano– ha aggiunto Bonaccini-. Una campionessa che ben sapeva come alle ‘volate’ si arriva solo dopo tanta fatica e allenamento. Una persona profondamente legata alla sua terra, alla Romagna, dove aveva scelto di lavorare e dove continuava a pedalare, anche dopo aver lasciato le gare”.
Nata a Faenza nel 1964, Monica Bandini aveva iniziato l’attività agonistica nel 1980. Nella sua carriera, tre medaglie in altrettante edizioni consecutive del Campionato del mondo, tutte ottenute nella crono a squadre: il bronzo a Villach nel 1987, l’oro a Renaix nel 1988 e l’argento a Chambery nel 1989.
“Alla famiglia di Monica e ai suoi cari tutti- conclude il presidente- le mie più profonde condoglianze e un sentito abbraccio”.