Il Sindaco: “Come un abbraccio della nostra comunità a tutta la famiglia”
PIACENZA – La proclamazione del lutto cittadino, in concomitanza con le esequie di Elisa Pomarelli, “non è una mera formalità istituzionale, ma un gesto semplice e sincero che rappresenta l’abbraccio della comunità piacentina a tutta la famiglia, nel ricordo di Elisa e nell’impegno collettivo a contrastare ogni forma di violenza contro le donne”.
Con queste parole, il sindaco Patrizia Barbieri sottolinea le motivazioni alla base dell’ordinanza comunale che dispone, lunedì 24 agosto dalle 15.30 alle 17.30, l’esposizione sugli edifici pubblici delle bandiere a mezz’asta, invitando i titolari di attività commerciali ad abbassare le saracinesche in segno di lutto dalle 16 alle 17 di lunedì pomeriggio, nonché ad osservare, in tutti i luoghi di lavoro, un momento di silenzioso raccoglimento durante lo svolgimento della cerimonia religiosa. Il provvedimento dell’Amministrazione comunale richiama inoltre l’obbligo, per tutti i cittadini che prenderanno parte al rito funebre, di osservare le normative vigenti dettate dall’emergenza sanitaria, assicurando in particolare il rispetto delle misure di distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
“Idealmente – ribadisce Patrizia Barbieri – saranno presenti non solo le persone che hanno conosciuto Elisa e le volevano bene, ma tutti coloro che provano, nel dolore per la scomparsa di una ragazza di soli 28 anni, un profondo senso di indignazione e di condanna per ogni abuso commesso contro la sacralità della vita e contro il diritto inviolabile alla libertà personale. L’ultimo saluto a Elisa Pomarelli, a un anno dalla tragedia che si è consumata il 25 agosto 2019, sarà per la nostra comunità l’occasione in cui rinnovare la vicinanza e la solidarietà ai suoi cari, condividendo al tempo stesso una riflessione forte e consapevole sulla violenza di genere, sui dati drammatici riguardanti i femminicidi nel nostro Paese e sulla dimensione di gravissima, disumana inciviltà che questo fenomeno sottende”.