L’Università di Parma per Patrick Zacki libero: un counter ricorda il tempo della detenzione

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Postazione nell’Atrio delle Colonne della Sede centrale. Il Rettore: «Ancora una volta ci uniamo agli appelli per la scarcerazione»

PARMA – Nell’Atrio delle Colonne della Sede centrale dell’Università di Parma c’è una postazione con la sagoma di Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna arrestato più di un anno fa in Egitto, dov’è detenuto in carcere preventivo. È un counter che indica il tempo della detenzione di Zaki: un’iniziativa simbolica con la quale l’Ateneo, ancora una volta, ne chiede la scarcerazione.

«Abbiamo più volte ribadito l’ineludibilità del rispetto dei diritti umani e la necessità di garanzie a tutela della libertà personale. La dolorosa vicenda di Patrick Zaki deve essere di monito per tutti noi», ha commentato il Rettore Paolo Andrei. «Abbiamo condiviso diversi appelli per la sua scarcerazione, che anche oggi continuiamo a chiedere con forza. Così, quando ci è arrivata la proposta di questa iniziativa, l’abbiamo accolta con favore: è un modo per rimarcare ancora la nostra attenzione su una situazione drammatica, che richiede impegno da parte di tutti. Per questo ringrazio Luca Barchi, componente del personale tecnico amministrativo dell’Ateneo, e chi con lui ha dato forma a quest’idea».

«L’idea è venuta a me ha aggiunto Luca Barchi ma non l’ho realizzata da solo: insieme a me l’hanno concretizzata il gruppo SNALS e Pietro Giudice della UO Supporto utenti, colleghi cui va anche il mio ringraziamento».

Foto: Zaki dal sito dell’Università di Parma