L’Università di Parma a Kigali per fare il punto sui progetti di cooperazione in Rwanda

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PARMA – L’Università di Parma ha partecipato nei giorni scorsi a Kigali al workshop internazionale Outcomes and future perspectives of Erasmus+ Capacity Building Projects in higher education in Rwanda, organizzato dall’Università del Rwanda nell’ambito dei progetti Erasmus Plus EnRHEd (Enhancement of Rwandan Higher Education in strategic fields for sustainable growth) e GREATER (Growing Rwanda Energy Awareness Through highER education).

Per l’Ateneo, capofila e promotore dei due progetti di Capacity Building attraverso il Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale – CUCI, hanno partecipato Roberto Valentino, coordinatore di EnRHEd, Paolo Ciampolini, coordinatore di GREATER, Davide Barbanti, Marco D’Oria e Silvia Rossetti, referenti di settore in entrambi i progetti, Francesco Maria Froldi, Luciana Stortoni e Mirko Mongilli, studente iscritto al Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Elettronica.

Il Rettore Paolo Andrei è intervenuto con un videomessaggio: “L’Università di Parma – ha detto – è molto orgogliosa di essere capofila di questi e di altri progetti di scambio con il Rwanda. In questo modo, come istituzione europea, contribuiamo all’attuazione delle politiche di sviluppo dell’istruzione superiore nel mondo. E questo non è un compito secondario per un’università pubblica e antica come l’Università di Parma. Il nostro Ateneo, infatti, riconosce l’importanza di allineare la propria azione alla politica dell’Unione Europea, volta ad aumentare la qualità e l’efficienza dei sistemi di istruzione e formazione non solo nell’Unione Europea, volta ad aumentare la qualità e l’efficienza dei sistemi di istruzione e formazione non solo nell’Unione Europea ma anche in altri Paesi del mondo”.

Al workshop hanno partecipato i rappresentanti degli Atenei partner: l’Université de Liège (Belgio) e tre Università di scienze applicate tedesche, Rheinische Fachhochschule, Hochschule Niederrhein e Hochschule Bonn-Rhein-Sieg.  Presenti anche i Rettori e numerosi docenti delle istituzioni ruandesi coinvolte nei progetti: l’Università statale del Rwanda (che ha organizzato l’evento), l’Istituto di Scienze Applicate Ines-Ruhengeri, la Scuola Politecnica del Rwanda e l’Università di Tecnologia e Arte di Byumba. Hanno preso parte all’evento alcuni membri della diplomazia internazionale delegati in Rwanda: tra gli altri l’Ambasciatrice europea in Rwanda, Belen Calvo Uyarra, l’addetto scientifico dell’Ambasciata Italiana, Fabio Santoni, il Console onorario italiano, Giovanni Davite. Era inoltre presente il Direttore generale dell’agenzia governativa Rwanda Water Resources Board, Emmanuel Rukundo.

Si è trattato di una speciale occasione per condividere tra i diversi attori l’esperienza del progetto EnRHEd, che si avvia alla conclusione, e le future prospettive del progetto GREATER, iniziato da qualche mese. È stata anche un’opportunità per rafforzare la cooperazione tra i vari partner, europei e ruandesi, con particolare attenzione alle attività di valorizzazione nei settori della formazione dei docenti, della didattica e della ricerca. Durante il workshop sono stati considerati i principali aspetti dei progetti di Capacity Building che possono contribuire allo sviluppo dell’istruzione superiore in Rwanda nei settori strategici per lo sviluppo sostenibile, quali le scienze e tecnologie alimentari, la protezione e difesa del territorio, l’accesso alle energie pulite e rinnovabili. Entrambi i progetti Erasmus+ EnRHEd e GREATER hanno come obiettivi la revisione degli attuali curricula, la creazione di nuovi programmi, la formazione del personale docente, la promozione dell’internazionalizzazione basata sullo scambio di studenti e docenti tra Rwanda ed Europa.