A parlare del futuro del paese e non del suo passato è il film-documentario “Bosnia Express” del regista Massimo D’orzi, prodotto da Loups Garoux Produzioni e da Il Gigante in associazione con Luce-Cinecittà che ne è il distributore per l’Italia, mentre Rai Com lo è per le vendite estere. Ad ospitare la proiezione sarà lunedì 27 febbraio alle ore 20 il Cinema Lumière della Cineteca di Bologna.
Il successo dello scorso settembre al festival “Visioni dal Mondo” di Milano, “Bosnia Express” è stato presentato il 25 gennaio di quest’anno fuori concorso al Trieste Film Festival. Due proiezioni che hanno registrato apprezzamenti dalla critica. La pellicola ha ricevuto contributi dal Programma Europa creativa dell’Unione europea e dal Ministero della Cultura italiano. “Bosnia Express” da inizio febbraio nelle sale italiane dove ha riscontrato un inaspettato successo di pubblico, con sale piene e tanta voglia, soprattutto da parte dei giovani, di assorbire le sensazioni che offre la pellicola. Al centro del docufilm ci sono le donne di quel paese, prime vittime del genocidio perpetrato durante quella guerra.
Con il lungometraggio, come ha sottolineato il regista Massimo D’orzi, “ mi sono illuso di avere in mano il biglietto per documentare le scorribande, le innumerevoli atrocità, le complicità perpetrate a vari livelli nel paese. Ma ho finito per arrendermi di fronte ai volti di donna che mi fornivano un’altra verità. Se vuoi capire cosa è successo in ex-Jugoslavia guarda nei nosľri volľi. Ma la guerra non ha un volľo di donna!”.
“Nel documentario, la parola, il commento, che inizialmente volevo banditi, sono stati uno strumenľo fondamentale per raccontare i mille interrogativi – spiega Massimo D’orzi –. Le immagini da sole non erano sufficienti a restituire quella complessità che percepivo alla fine di ogni giornata di riprese quando assistevo sconfitto al giudizio dei bosniaci che nemmeno tanto celatamente mi guardavano convinti di veder crollare l’ennesimo straniero giunto fin lì con tutte le buone intenzioni”.
E ancora: “La domanda che mi ponevo all’inizio era ‘chi sono stati i mandanti di quella tragedia?’. Poi, piano piano, durante le riprese del film, mi sono reso conto che non mi interessava mettere in primo piano i criminali, ma volevo che le protagoniste del film fossero proprio le donne. Quelle che non solo sono state le vittime più attaccate e colpite durante la guerra, ma anche quelle che oggi sono riuscite non solo a resistere, ma a proporre oggi un’immagine completamente diversa della Bosnia”.
Il sottile filo che sorregge la fragile democrazia della Bosnia Erzegovina e di tutta l’area dei Balcani torna a indebolirsi in questi giorni in cui le regole della geopolitica sono minate dal conflitto in Ucraina. Una crisi che, secondo molti osservatori, potrebbe avere presto drammatici sviluppi in tutta la regione. Per questo il film vuole essere anche portatore di un grande segnale di pace. Una pace che in questi giorni, nelle piazze del nostro paese, viene richiesta a gran voce da migliaia di italiani.
“BOSNIA EXPRESS” ARRIVA A BOLOGNA
CINEMA LUMIÈRE
Lunedì 28 febbraio, ore 20
Ala proiezione parteciperanno il regista Massimo D’orzi
e la montatrice Paola Traverso.
Modererà il dibattito Anna Di Martino della Cineteca di Bologna
Alle 17.30 al ParmaUniverCity Info Point con Paolo Villa docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche,…
PARMA - Si comunica che la III Commissione consiliare “Urbanistica, Attività produttive e Protezione civile”…
Martedì 8 ottobre 2024 alle 17 appuntamento per bambini in via Ferrariola 12, a Ferrara.…
Alle 15 presso la Polisportiva San Faustino interverranno il comandante della Polizia locale, la questora…
Il titolare del negozio in zona borgo Panigale è stato deferito alla Procura della Repubblica…
Martedì 8 ottobre la speciale illuminazione del monumento di largo Garibaldi in occasione della Giornata…
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter