L’ultrarunner Gregoretti lancia un coast to coast lungo 250 Km

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Da Riccione a Livorno di corsa con un solo euroBad Beaver

RICCIONE – L’ultrarunner riccionese Stefano Gregoretti, appena rientrato dal Canada, dove ha partecipato alla Bad Beaver Ultra di 150 km, affronterà subito una nuova sfida, che coinvolgerà e motiverà un gruppo di runner.

Visti i numerosi conoscenti e fans che ad ogni racconto o foto non facevano che esclamare “beato te”, ha studiato una proposta interessante! Insieme a Daniele Vecchioni (rientrato anche lui dalla Bad Beaver), marchigiano trapiantato a Riccione e fondatore di Correre Naturale, ha creato una sorta di reality su strada, che entrerà nel vivo mercoledì prossimo 10 agosto a Riccione, in Piazziale Roma.

Negli ultimi mesi Stefano e Daniele hanno lanciato una sfida tramite i loro canali social, a cui hanno aderito più di 30 candidati, i quali tramite video-candidature sono stati votati dagli internauti e quindi scremati a 10. Di questi 10, qualcun altro ha desistito prendendo più coscienza di ciò che li aspettava! Mercoledì mattina molto presto, i coraggiosi partiranno, insieme a Stefano e Daniele, alla volta di Livorno, a piedi, correndo per 250 km! Arrivo previsto sabato 13.

Non è una gara, è un’esperienza di vita, un gioco di squadra. Partiranno assieme e arriveranno assieme, non sapranno prima dove dormire, porteranno con loro solo il minimo necessario. Se avranno fame, potranno contare solo su quanto sta nello zaino o sulla generosità delle persone che incontreranno lungo il cammino. Lo spirito che anima questa iniziativa è quello di condivisione. Sarà un modo speciale di stare assieme, per onorare il corpo, la sua forza, per mettersi in gioco, immersi nella natura, attraverso un’attività fondamentale per ogni essere umano: la corsa.

Questa esperienza è totalmente gratuita: i partecipanti dovranno solo preoccuparsi di arrivare a Riccione la mattina del 10 agosto e rientrare da Livorno la sera del 13. Per tutto quello che accadrà durante non dovranno pensare assolutamente al portafogli. L’euro richiesto da portarsi appresso (non è ammesso altro denaro) è puramente simbolico, un modo per ricordarsi costantemente che correre è gratis, non costa nulla.  E, in ogni caso, i partecipanti potranno giocarsi questo euro come credono durante il percorso: è il loro unico “bonus”.