Mercoledì 20 marzo ore 17.30 nella Sala del Giudizio dialoga con l’autore Vera Bessone
RIMINI – Mercoledì 20 marzo (Sala del Giudizio, Museo L. Tonini, ore 17.30), Luigi Lo Cascio presenta il suo romanzo d’esordio Ogni ricordo è un fiore (Feltrinelli, 2018). A introdurre l’artista e regista palermitano sarà la giornalista Vera Bessone.
L’opera prima di Luigi Lo Cascio, non è un libro semplice: una scrittura “alta”, che racchiude in sé oltre 220 incipit di ipotetici romanzi, tutti interrotti al primo punto fermo.
La premessa di questo romanzo è una sconfitta. Paride Bruno, nel viaggiare lento dell’Intercity che da Palermo conduce a Roma in un’Odissea (voluta) di più di quattordici ore, riprende in mano il fascicolo degli incipit scritti nel corso della sua vita. E in questo viaggiare d’altri tempi, interrotto dalle frequenti fermate alle stazioni, dai passeggeri che salgono e scendono, chiacchierano e bisticciano, si addormentano o, nella traversata dello Stretto, lanciano gli oggetti vecchi in mare, prova a comprendere cosa abbia sconfitto la sua vena narrativa, costringendolo a fermarsi al primo punto fermo di una nuova storia, incapace di andare oltre.
E così, tappa dopo tappa, da questi incipit eterogenei, da questi bagliori di vita, si viene delineando il profilo del protagonista, le sue paure, le sue ossessioni, i suoi desideri, la sua comprensione della vita, il senso delle cose.
Luigi Lo Cascio nasce a Palermo il 20 ottobre 1967. Diplomatosi all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1992, comincia subito una prolifica carriera teatrale, arrivando a vincere due volte il premio UBU come miglior attore protagonista con Nella tana di Kafka (da lui anche riscritto e diretto) e Il silenzio dei comunisti, diretto da Luca Ronconi. Nel 2000 Marco Tullio Giordana lo chiama per il ruolo di Peppino Impastato nel film I cento passi, con cui ottiene un David di Donatello. La sua carriera cinematografica prosegue con Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni (Coppa Volpi alla 58° Mostra del Cinema di Venezia), La meglio gioventù, Buongiorno, notte e molti altri. Nel 2012 esordisce come regista con La città ideale alla 69° Mostra del Cinema di Venezia. Ogni ricordo un fiore (Feltrinelli, 2018) è la sua prima prova narrativa.