PIACENZA – Sarà presentato giovedì 11 ottobre alle 18, all’auditorium Sant’Ilario, l’esito del progetto educativo regionale per il contrasto alla diffusione della zanzara tigre, promosso da Arpae Emilia Romagna tramite la rete dei Ceas – Centri di educazione alla sostenibilità, cui anche il Comune di Piacenza ha aderito sottoscrivendo, nel novembre dell’anno scorso, un’apposita convenzione. Sul nostro territorio, l’iniziativa ha coinvolto 14 classi di scuola primaria e tre classi degli istituti secondari di secondo grado, per un totale di 368 studenti.
A introdurre l’evento, aperto a tutti i cittadini interessati, saranno l’assessore all’Ambiente Paolo Mancioppi e Alessandra Bonomini, referente di Ceas Infoambiente Piacenza. Prima di lasciare spazio all’intervento di uno dei massimi esperti in materia, l’entomologo dell’Ausl regionale Claudio Venturelli (coautore del volume “Questione di Culex”, edito nel 2014 da De Agostini), che approfondirà anche il tema di come difendersi dalla zanzara tigre, saranno protagonisti gli studenti dei licei Gioia e Respighi, chiamati a presentare i risultati del monitoraggio che hanno condotto nei mesi scorsi. Seguirà la relazione di Alessandro Chiatante, del settore Infestanti dell’Ausl di Piacenza, che illustrerà la situazione locale dal punto di vista sanitario, mentre Maria Grazia Granata, responsabile dei Servizi di impatto ambientale del Comune di Piacenza, parlerà di prevenzione sulle aree pubbliche del territorio.
“Questo incontro pubblico – sottolinea l’assessore Mancioppi – sarà occasione non solo per rendere merito al lavoro svolto dalle scuole, valorizzando l’aspetto didattico e di approccio alla ricerca sul campo che li ha visti all’opera, ma rappresenta anche l’opportunità di ribadire informazioni importanti per l’intera cittadinanza. Grazie alla presenza di esperti autorevoli, potremo focalizzare l’attenzione sugli aspetti biologici ed etologici utili a contrastare in modo più efficace la diffusione delle zanzare, trattando anche i rischi di propagazione di malattie di cui questi insetti possono essere vettore. La prevenzione, in quest’ambito, è strettamente legata alla collaborazione di tutti e a una maggiore consapevolezza dal punto di vista ambientale”.