Prosegue il progetto avviato dal Comune di Modena e da Hera per contrastare l’abbandono dei mozziconi. I nuovi posacenere consegnati agli esercenti modenesi
MODENA – Sono 120 i nuovi posacenere “a braciere” consegnati in questi giorni agli esercenti modenesi e quaranta i nuovi cestoni con spegni-cicca che saranno installati in città nell’ambito del progetto per contrastare l’abbandono dei mozziconi di sigaretta che il Comune di Modena ed Hera hanno avviato lo scorso dicembre. I nuovi posacenere si aggiungono ai circa cento già consegnati nella prima fase del progetto.
La consegna simbolica dei primi posacenere di questa seconda tornata è stata effettuata in un momento pubblico al quale sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni, Paolo Paoli, responsabile distretto Modena – Direzione servizi ambientali Hera, e Maria Carafoli di Modenamoremio che ha collaborato al progetto individuando gli esercenti destinatari dei posacenere. Nelle prossime settimane è prevista la consegna effettiva agli esercizi commerciali distribuiti su tutto il territorio comunale. Contemporaneamente saranno installati i 40 nuovi cestoni con spegni-cicca che troveranno collocazione in punti strategici, in particolare del centro storico, in zone ancora sprovviste di contenitori per mozziconi o a integrazione e in sostituzione di vecchi cestini.
Obiettivo del progetto è migliorare la pulizia e il decoro in città ma anche promuovere comportamenti virtuosi nei cittadini e in particolare nei fumatori, chiamati a un approccio più responsabile rispetto a un gesto che, nonostante possa apparire di poco conto, ha un grave impatto sull’ambiente. I mozziconi gettati a terra infatti sono tra i rifiuti più difficili da rimuovere, dato che rimangono incastrati in tutti gli interstizi dove le scope e i mezzi meccanici di spazzamento non riescono ad arrivare, e soprattutto sono numerosissime: si stima infatti che, nel 2015, sul solo territorio comunale ne siano state raccolte circa 150 tonnellate. Il mozzicone, inoltre, è piccolo ma molto inquinante: benché il carico nocivo di ogni singola cicca sia relativamente basso, nell’ordine dei microgrammi, l’elevata quantità di questo rifiuto nell’ambiente crea un’emergenza.