Forli

Lodo Guenzi in “Trappola per topi” dal 1° al 3 dicembre al Teatro Diego Fabbri di Forlì

Trappola per topi

FORLÌ – Il 25 novembre 1952, all’Ambassadors Theatre di Londra, andava in scena per la prima volta TRAPPOLA PER TOPI di Agatha Christie. Da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questa commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica.

Oggi, tradotto e adattato da Edoardo Erba e in una nuova rilettura registica di Giorgio Gallione prodotta da La Pirandelliana, lo spettacolo arriva al Teatro Diego Fabbri di Forlì venerdì 1 e sabato 2 dicembre alle ore 21 e domenica 3 dicembre alle ore 16.

Protagonista della pièce è Lodo Guenzi, affiancato da Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza, Tommaso Cardarelli, Raffaella Anzalone.

Come consuetudine, tutti gli interpreti incontreranno il pubblico al Ridotto del Teatro, in dialogo con Pietro Caruso, sabato 2 dicembre alle ore 18 (l’ingresso all’Incontro è gratuito).

“Non è consueto per me, spesso regista drammaturgo in proprio, misurarmi con un classico della letteratura teatrale. Certo da interpretare, ma da servire e rispettare. Ma non ho avuto dubbi ad accettare. Perché Trappola per topi ha un plot ferreo e incalzante, è impregnata di suspense e ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre e ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché.

In fondo è questo che cerco nel mio lavoro: un mix di rigore ed eccentricità. D’altronde, dice il poeta, il dovere di tramandare non deve censurare il piacere di interpretare. Altra considerazione: nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente british, il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei, senza obbligatoriamente appoggiarsi sul già visto, un po’ calligrafico o di maniera, fatto spesso di boiserie, kilt, pipe e tè. Stereotipi della Gran Bretagna non lontani dalla semplicistica visione dell’Italia pizza e mandolino.

Credo che i personaggi di Trappola nascano ovviamente nella loro epoca, ma siano vivi e rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde, sono quelli dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della pazzia inconsapevole. E credo riusciremo a dimostrarlo grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie, ma anche e soprattutto con il talento e l’adesione di una compagnia di artisti che gioca seriamente con un’opera ‘chiusa’ e precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa.

In questo, la scelta di Lodo Guenzi come protagonista è emblematica, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza. Come sempre: metodo e follia. E poi c’è la neve, la tormenta, l’incubo dell’isolamento e della bivalenza, il sospetto e la consapevolezza che il confine tra vittima e carnefice può essere superato in qualsiasi momento. Ingredienti succosi ed intriganti che spero intrappoleranno il pubblico.” (Giorgio Gallione)

Biglietti: 29 euro (Platea file 1-17); 27 euro (Platea file 18-25 e Galleria)

Prevendite: presso la biglietteria diurna del Teatro Fabbri (Corso Diaz 38/1) dal martedì al sabato (festivi esclusi) dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18.

Prenotazioni telefoniche (0543 26355): dal martedì al sabato (festivi esclusi) dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18.

Ai biglietti acquistati o prenotati in prevendita sarà applicato un diritto di prevendita di 1 euro.

Nei giorni di spettacolo la biglietteria del Teatro aprirà un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni.

Biglietti online: Vivaticket. Ai biglietti acquistati online sarà applicata una maggiorazione da parte del fornitore del servizio.

Info: 0543 26355 – accademiaperduta.it

Teatro Diego Fabbri di Forlì

Venerdì 1, sabato 2 dicembre ore 21 – domenica 3 dicembre ore 16

La Pirandelliana

LODO GUENZI

Trappola per topi

di Agatha Christie – traduzione e adattamento di Edoardo Erba

e con Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria,

Marco Casazza, Tommaso Cardarelli, Raffaella Anzalone

scene Luigi Ferrigno – costumi Francesca Marsella

musiche Paolo Silvestri – luci Antonio Molinaro

regia di Giorgio Gallione

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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