L’arte salverà la biodiversità. Espone a Bologna l’ingegnere e insegnante che prende spunto da un progetto scolastico sui frutti antichi per creare un’originale espressione artistica che avvicina la fotografia alla pittura
CASTELNOVO NÈ MONTI (RE ) – “La passione per le piante, che da sempre mi anima, ha fatto nascere I colori della biodiversità”: Gianpaolo Marchesi, ingegnere e insegnante, presenta così il suo progetto artistico, che domani (sabato 30 gennaio) approderà “a palazzo” in una residenza nobiliare del cinquecento, nel centro di Bologna, in occasione di un evento internazionale di pittura, scultura e fotografia.
“Tutto è iniziato alcuni anni fa, nell’ambito di un programma dell’istituto comprensivo castelnovese – spiega Marchesi – che riguardava, con il coinvolgimento diretto degli studenti, il recupero e la valorizzazione dei frutti antichi del territorio, per contrastare la progressiva perdita della biodiversità. Questa attività di studio, che coordinavo e che ha permesso ai ragazzi di sperimentare e applicare, fra l’altro, diverse tecniche di innesto, mi ha ispirato alcune pitture, che ho realizzato con la tecnica dell’affresco. Ora, invece, la mia attenzione si è soffermata sulla fotografia digitale, con la riproduzione di ombre di piante e animali, ottenute con luci policromatiche”.
L’opera fotografica scelta per l’occasione, che resterà esposta fino al 14 febbraio a palazzo Fantuzzi, in via San Vitale, rappresenta un ambiente acquatico, stampato su tela. Sottolinea Gianpaolo Marchesi: “Il risultato del mio lavoro deriva da uno studio cromo luminoso e da un’approfondita ricerca sulle proiezioni di fasci di luce colorata, con effetti visivi ottenuti esclusivamente grazie a un’attenta e meticolosa preparazione della scena (fotografia concettuale). I miei quadri, realizzati con fotocamera digitale, sono perciò privi di qualsiasi ritocco o manipolazione”.
Conclude l’artista: “In effetti credo che si tratti di un modo nuovo e creativo di utilizzare la luce. Lo definirei un nuovo linguaggio visivo ed espressivo, che evidenzia diverse forme di utilizzo della luce stessa in campo artistico, esprimendo la bellezza cromatica e la vibrazione energetica della natura. Con queste opere intendo sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di tutelare la biodiversità, che oggi più che mai è in gravissimo pericolo”.
Gianpaolo Marchesi, 61 anni, ha iniziato a dipingere all’età di tredici, vincendo un premio, col gemello Daniele, al settimo concorso nazionale Appennino Reggiano. Sempre assieme al fratello ha percorso anche la carriera musicale: entrambi diplomati in fisarmonica, hanno fatto parte del Quartetto reggiano, con premi e partecipazione a trasmissioni Rai.
Inoltre, in ambito pittorico e fotografico, sono molteplici, nei decenni, i riconoscimenti e le presenze di Marchesi a mostre in varie località e città italiane.