Parma

Lo stile di vita del Duca di Parma Alessandro Farnese e della moglie Maria D’Aviz ricostruito attraverso lo studio del profilo metabolomico del tartaro

PARMA – Come vivevano il Duca di Parma Alessandro Farnese e la moglie Maria D’Aviz? Una risposta viene da uno studio dell’Università di Parma pubblicato sulla rivista “Scientific Reports” del gruppo editoriale Nature.

Lo studio Ultrahigh performance liquid chromatography-high resolution mass spectrometry  for metabolomic analysis of dental calculus from Duke Alessandro  Farnese and Maria D’Aviz è stato condotto dai docenti dell’Università di Parma Federica Bianchi, Monica Mattarozzi, Nicolò Riboni, del gruppo di ricerca di Chimica Analitica coordinato dalla Prof.ssa Maria Careri del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale, e dai docenti Marco Meleti e Marianna Peracchia del Centro Universitario di Odontoiatria del Dipartimento di Medicina e Chirurgia.

Lo studio è stato sviluppato nel contesto delle ricerche effettuate sui resti del Duca Alessandro Farnese e della moglie Maria D’Aviz, riesumati nel 2020. Ne è seguita un’indagine multidisciplinare, coordinata dalla Direttrice del Laboratorio di Medicina Legale dell’Università di Parma Rossana Cecchi, docente di Medicina legale e di Istopatologia forense, in collaborazione con l’Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Lo stile di vita del Duca di Parma Alessandro Farnese e della moglie Maria D’Aviz è stato ricostruito attraverso lo studio del profilo metabolomico del tartaro prelevato dai denti dei Duchi. I risultati sono stati conseguiti grazie a un approccio multidisciplinare, con l’ausilio di una strumentazione scientifica avanzata basata sull’uso della cromatografia liquida abbinata alla spettrometria di massa ad alta risoluzione, acquisita con il finanziamento assegnato al “Dipartimento di eccellenza” di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale. A completamento delle indagini storico-scientifiche riportate nel volume Alessandro Farnese – Il corpo del potere, un caso irrisolto del Rinascimento, la ricerca ha consentito il riconoscimento di metaboliti riconducibili allo stato di salute e allo stile di vita dei due coniugi, incluse le diverse abitudini alimentari.

Condividi
Pubblicato da
Roberto Di Biase

Articoli recenti

Alla guida con carta di circolazione non valida

Autista di autoarticolato sanzionato dalla Polizia locale in tangenziale e veicolo confiscato per aver violato…

4 ore fa

L’ultimo canto di Giovanni Pascoli: il carme latino “Thallusa” spiegato da Claudio Cazzola

Martedì 8 ottobre 2024 alle 17 conferenza in sala Agnelli e in diretta video sul…

4 ore fa

9 ottobre: all’Università di Parma il seminario “La politica pop al tempo dei social” con Gianpietro Mazzoleni

Alle 12.30 nell’Aula K1. Nell’ambito dell’insegnamento di Comunicazione politica PARMA - S’intitola “La politica pop…

4 ore fa

Gallery16 Bologna: Prossimi eventi

BOLOGNA - Gallery16 è lo shop di dischi, libri e il cocktail bar che vi…

4 ore fa

Provincia di Modena: raccolta funghi, controlli della Polizia Provinciale

Sequestrati a Fiumalbo 22 chilogrammi di funghi MODENA - Lo scorso fine settimana gli operatori…

4 ore fa

Bando amianto: 18 le istanze ammesse a contributo

FORLÌ - Sono 18 i beneficiari del contributo comunale per la rimozione e lo smaltimento…

4 ore fa

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy

SOCIAL: Facebook - Twitter