Lo Chef Massimo Bottura il 5 giugno al Festival del Fundraising

74

RICCIONE (RN) – Un rivoluzionario, un provocatore della cucina italiana. Al Festival del Fundraising, in programma a Riccione dal 5 al 7 giugno 2023, arriva Massimo Bottura, il cuoco più famoso al mondo. Il genio dei fornelli che tutti ci invidiano.

Difficile trovare qualcuno che non abbia mai sentito parlare del suo Bollito non bollito o che non conosca la sua crescita inarrestabile tra premi, riconoscimenti, libri e progetti in ambito sociale.

Massimo Bottura, classe 1962, non è soltanto il proprietario e lo chef dell’Osteria Francescana, il ristorante modenese insignito di tre stelle Michelin che, più di tutti, lo ha reso celebre al pubblico internazionale per le sue doti artistiche e sensoriali, i suoi piatti singoli e la cucina in generale. Bottura è un visionario, un uomo che ha ribaltato i principi cardine della cucina italiana, dando una seconda vita ad alcune delle ricette più tradizionali del nostro Paese.

Se dovessimo usare un termine reso celebre dal giovane scrittore Mario Desiati, forse potremmo definire Massimo Bottura uno «spatriata», un irregolare, un ribelle, o, nel caso che lo riguarda, un liberato. Sì perché Bottura è uno che le regole le ha infrante, uno che si è fatto da solo e ha rotto con la tradizione per lasciare spazio a una nuova cucina italiana, più creativa, libera da ogni laccio o cavillo che ne frena l’eccellenza.

Al Festival del Fundraising, il talento ribelle di Bottura è atteso lunedì 5 giugno dalle 18 alle 19, per parlare del suo impegno contro lo spreco alimentare e l’isolamento sociale.

«Quando si arriva a un certo punto, è giusto restituire, non per fare beneficienza, ma per coscienza e senso di responsabilità»

È questo il leitmotiv dell’associazione Food for Soul, creata da Bottura assieme alla moglie Lara Gilmore, per cambiare le persone, accrescerne la cultura e la consapevolezza, dare valore alle cose e contrastare ogni forma di spreco. Sono nati così i Refettori di Milano, Bologna, Modena e Napoli, Rio De Janeiro, Londra, Parigi e Lima.

Dal 2016 i creatori di Food for Soul supportano attivamente anche il progetto del Tortellante, il primo laboratorio di pasta del suo genere, che vede giovani adulti nello spettro autistico lavorare con le redzore modenesi per preparare uno dei prodotti più iconici della regione, i tortellini.
Il Tortellante unisce la riabilitazione e l’integrazione sociale di due categorie spesso isolate – gli anziani e le persone nello spettro autistico – in nome della solidarietà e della salvaguardia del patrimonio gastronomico tradizionale.

“Per Bottura la tavola si trasforma in un prezioso strumento di socialità e condivisione” – spiega Valerio Melandri, patron del Festival che anche quest’anno, dopo il successo di critica e di pubblico delle passate edizioni, si svolge a Riccione, presso il Pala Congressi, in quella che per tutti è stata ribattezzata la Perla Verde della riviera romagnola, patria dell’ospitalità e del turismo a 360 gradi.

“Siamo davvero onorati di avere con noi al Festival il grande Bottura” – prosegue Melandri. “Con lui, partendo dall’esperienza dell’Osteria Francesca fino ad approdare alla vocazione per il sociale con il progetto Food for Soul, affronteremo la delicata sfida dettata dal binomio imperfezione e leadership ed imperfezione e bellezza. Cercheremo di capire cosa vuol dire essere un leader all’interno del proprio ambiente, rompendo gli schemi e sfidando la tradizione per migliorare il sistema, e al tempo stesso fare del bene per chi è più debole e sfortunato.”

www.festivaldelfundraising.it