BOLOGNA – Una fotografia del territorio metropolitano fatta attraverso i numeri per comprendere le trasformazioni che hanno portato alla costruzione della Bologna metropolitana di oggi: è online da questa mattina il nuovo portale “I numeri di Bologna metropolitana” (inumeridibolognametropolitana.it).
Nato dalla collaborazione tra Comune e Città metropolitana di Bologna il portale si propone di raccogliere il complesso della documentazione statistica di fonte pubblica, affiancata da indagini demoscopiche, prodotta a livello metropolitano: dati statistici, serie storiche, censimenti, studi, previsioni e proiezioni demografiche, ricerche e rapporti sviluppati sulla diverse tematiche nel corso del tempo.
Fra i numerosi ambiti indagati: ambiente e territorio, cultura, economia, elezioni, istruzione, lavoro, sanità e assistenza, trasporti e turismo, tendenze demografiche, analisi sulle famiglie che iscrivono i figli al nido, iscrizioni alle scuole secondarie di II grado, uomini e donne nel mercato del lavoro e molto altro ancora.
L’obiettivo del nuovo portale è rendere disponibile il complesso di dati, in precedenza prodotti e divulgati dai due Enti singolarmente, in un unico archivio statistico di scala metropolitana, mettendo a disposizione anche il complesso di studi e ricerche prodotti nel corso del tempo sulla realtà metropolitana di Bologna e sulle diverse realtà sub-metropolitane.
I dati e gli studi di approfondimento sono infatti aggiornati secondo programmi condivisi dal Comune e dalla Città metropolitana, che coordinano l’arricchimento delle diverse fonti conoscitive.
“I numeri di Bologna metropolitana” custodisce la complessità delle trasformazioni di lunga durata che hanno portato all’attuale Bologna metropolitana: cambiamenti sociali, territoriali, etnici, economici, di costume e di stile di vita, contemporaneamente fotografa il presente e può portare chi lo esplora a contemplare gli scenari futuri, che di volta in volta le proiezioni rendono plausibili.
E’ un “luogo” indispensabile per chiunque voglia approfondire la conoscenza della metropoli bolognese o sia chiamato a farlo per motivi di lavoro. Sindaci, amministratori locali, soggetti del mondo del lavoro e dell’impresa, aziende di servizio pubblico, istituti di ricerca, studiosi della società e del territorio, pianificatori, storici, geografi, economisti, politologi, studenti ma anche “semplici” cittadini.