PARMA – È la 29enne Lilian Sassanelli, con il “Solitudine a due”, la vincitrice della 26esima edizione del Parma Film Festival. Il documentario è stato premiato dalla giuria ufficiale del concorso – composta da Valentina Ricciardelli, Luisa Ceretto e Marco Mazzieri – con la seguente motivazione: “Titolo perfetto per una storia d’amore imperfetta, come sono le storie d’amore che durano una vita. Il film racconta con delicatezza e rigore la vita quotidiana dei nonni della regista, Elke e Klaus, riuscendo a coglierne le sfumature caratteriali, i piccoli/grandi segreti, le abitudini, le insoddisfazioni, i desideri. Due corpi anziani, ma ancora belli ed eleganti, si muovono tra oggetti e luoghi che abitano tutti i giorni, nella luce che cambia con il trascorrere delle ore. Mentre le parole sfiorano temi profondi, anche dolorosi. A tratti fotografie d’epoca li mostrano giovani, con la vita davanti. Ma sono attimi. Il momento importante è il presente. Il sesso, la morte, i tradimenti, le aspettative. Entriamo nella loro intimità e capiamo che ci appartiene. E che contemporaneamente è qualcosa di molto prezioso. Dopo 50 anni, svegliarsi e addormentarsi insieme scandisce il ritmo delle giornate. È la cornice del loro tempo insieme che non si sa quanto ancora durerà, ma che, come dice Elke, in fondo è eterno. E il bagno nella piscina condominiale allude a un ritorno all’utero materno che è pura poesia.” “Siamo entrati nella vita dei miei nonni in modo molto naturale – ha commentato Sassanelli – ma il risultato finale è frutto di un bel lavoro di montaggio. Non si sono mai visti dall’esterno, quindi per loro è stata un’esperienza nuova. Il loro è il mio ideale di amore che dura da una vita intera, e volevo scoprirne gli ingredienti.”
Due, inoltre, le menzioni speciali: a “Controluce” di Isabella Balestri – vincitrice anche del premio giuria popolare Argento Vivo/Volontari per la Cultura e il premio della giuria universitaria – “per la capacità nell’essersi misurata con un genere difficilmente codificabile come il mockumentary e aver saputo adottarne lo stile e le forme del racconto. Attraverso materiali di repertorio, filmati e fotografie, Controluce conduce lo spettatore nell’universo del cinema delle origini, di oltre cent’anni fa, suggerendone una possibile riscrittura”, e “In tutte le ore e a nessuna” di Davide Minotti e Valeria Miracapillo, che “con una regia tesa, rigorosa, densa di invenzioni stilistiche raccontano nella lingua delle ferite la scrittrice turca Asli Erdogan. Accusata di terrorismo ha subito il carcere e tutt’ora vive in esilio. Una delle voci femminili più acute del nostro tempo, nel documentario ci incita a opporsi all’ingiustizia, a fronteggiare la paura, a rinascere ogni giorno e scegliere per la libertà.”
Gli appuntamenti del Parma Film Festival, però, non finisco qui: spazio mercoledì 22 novembre a Kasia Smutniak, che alle 21.00 al Cinema D’Azeglio presenterà MUR (Italia 2023, 93’), in collaborazione con FICE Emilia-Romagna. Il film, distribuito da Cinecittà Luce, è un documentario intenso e commovente che racconta il muro chilometrico costruito al confine tra Polonia e Bielorussia, con lo scopo di respingere i migranti in cerca d’asilo. Un debutto alla regia coraggioso e più che mai attuale (ingresso a pagamento con prenotazione obbligatoria tramite SMS o Whatsapp al +39 327 8174494).
Grande attesa, inoltre, per il produttore Premio Oscar Jeremy Thomas, che in occasione dei 30 anni di Piccolo Buddha sarà presente al Parma Film Festival per un incontro d’eccezione sabato 25 novembre alle ore 21.00 al Teatro del Parco (Parco Ducale 1). La pellicola del 1993 del grande Bernardo Bertolucci sarà proiettata in versione restaurata. Per l’occasione, inoltre, Thomas sarà intervistato dal critico, regista, saggista e curatore Marcello Garofalo. Prevista sempre al Teatro del Parco anche una mostra del backstage del film dei fotografi Alessia Bulgari e Angelo Novi. Il film di Bertolucci sarà protagonista, inoltre, a Palazzo della Pilotta, dal 23 al 30 novembre, anche di un video mapping del backstage, realizzato dal fotografo Basil Pao e proposto su gentile concessione del Complesso Monumentale della Pilotta-Ministero della Cultura. I tre eventi sono realizzati dalla Fondazione Bernardo Bertolucci, in collaborazione con Fondazione Solares e Smeg.
LILIAN SASSANELLI VINCE LA 26ESIMA EDIZIONE DEL PARMA FILM FESTIVAL CON IL DOCUMENTARIO SOLITUDINE A DUE, “RACCONTO UNA STORIA D’AMORE IMPERFETTA CHE DURA DA UNA VITA E DI CUI VOLEVO SCOPRIRE GLI INGREDIENTI”
Appuntamento mercoledì 22 novembre con Kasia Smutniak che presenterà in anteprima MUR, in collaborazione con FICE Emilia-Romagna
La manifestazione prosegue con la celebrazione dei 30 anni di Piccolo Buddha, in collaborazione con Fondazione Bernardo Bertolucci: atteso al Parma Film Festival sabato 25 novembre il Premio Oscar Jeremy Thomas
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