MODENA – Venerdì 26 aprile sarà giornata di deposizioni di corone e omaggi ai cippi che ricordano i caduti partigiani, incontri, e anche l’ultimo giorno per visitare la mostra “Il baule del Capitano in Municipio. Proseguono anche dopo il 25 aprile, infatti, le iniziative a cura del Comitato per la storia e le memorie del ‘900 del Comune. Venerdì 26 aprile al Quartiere 4 alle 10.30, appuntamento al Parco Londrina in viale Corassori per deporre una corona alla Stele per le Vittime civili di guerra; commemorazione con classi della scuola primaria Galilei e con le associazioni: Vittime civili di guerra, Polisportiva Corassori, Comitato Anziani e orti San Faustino, Biblioteca Giardino, Comitato Villaggio Giardino e Artigiano. Sempre alle 10.30, ritrovo alle elementari S. Geminiano di strada Contorno di Cognento per una corona al cippo al parco Melotti. Alle 11 ritrovo a OvestLab in via Biondo per l’omaggio di una corona alla lapide in via Emilio Po e al cippo in viale Autodromo. In entrambi i casi commemorazione con scolari e delegati Anpi e di associazioni.
La mostra, a cura di Claudio Silingardi e Stefano Bulgarelli, consente di vedere da vicino per la prima volta il contenuto di un baule appartenuto al capitano Richard Limbert, originario di Manchester (Gran Bretagna), che partecipò alla Campagna d’Italia dal ‘43 al ‘45 inquadrato nella quinta Armata americana, occupandosi in un primo tempo di profughi e rifugiati e poi del rapporto con le formazioni partigiane.
Il baule contiene sei volumi di grande formato, traboccanti di documenti originali dei comandi alleati, delle autorità italiane e dei comandi partigiani, centinaia di fotografie e cartoline, opuscoli e pubblicazioni della quinta Armata sulla Campagna d’Italia, disegni, piccoli oggetti, stampati, tessere, inviti che, nel loro insieme, raccontano l’attraversamento dell’Italia da parte dell’ufficiale britannico. Una vasta selezione di questi materiali è inserita in una proiezione.
E in tutto questo non manca Modena. Prima per i rapporti tra Limbert e i partigiani modenesi che avevano attraversato le linee nell’autunno 1944 costituendo la Divisione Modena Armando, combattente in linea con gli Alleati. Poi per la gestione del disarmo dei partigiani che avviene in occasione della sfilata del 30 aprile 1945. E non mancano documenti eccezionali, come una relazione inedita sui profughi e rifugiati a Modena nell’immediato dopoguerra.
Il programma completo delle celebrazioni è sul sito web (www.comune.modena.it).
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