“Leviatano” di Riccardo Tabilio, il 6 settembre in anteprima al Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia

111

REGGIO EMILIA – Il 6 settembre va in scena in anteprima, al Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia, Leviatano di Riccardo Tabilio, testo vincitore del Bando NdN – Network nuova drammaturgia. Uno spettacolo rock realizzato dalla Compagnia Carmentalia – in scena Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello e Andrea Trovato – e da La Confraternita del Chianti – regia di Marco Di Stefano, dramaturg Chiara Boscaro. Leviatano è una girandola di personaggi che ruotano intorno a un unico protagonista: McArthur Wheeler, un uomo di 44 anni che un giorno del 1995 rapinò, senza alcun travestimento, due banche di Pittsburgh, Pennsylvania. A partire da questo fatto di cronaca, Leviatano indaga in modo profondo, ma divertente, i meccanismi della stupidità sociale alla scoperta del cosiddetto Effetto Dunning – Kruger. Leviatano è un racconto profondamente radicato negli anni ’90, decennio del grunge, neo punk e brit pop. Ed è proprio grazie a questa musica – interpretata dal vivo dagli attori – che prende vita uno spettacolo che mescola realtà e finzione, anni ’90 e contemporaneità, teatro e concerto, risata e critica sociale.

Dopo l’anteprima di Reggio Emilia, lo spettacolo debutterà al Piccolo Teatro di Milano il prossimo 17 settembre all’interno della 21^ edizione di Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie curato da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea.

Nel 1995 la polizia di Pittsburgh, Pennsylvania, si presenta a casa di McArthur Wheeler per arrestarlo: McArthur Wheeler, 44 anni, incensurato – un metro e sessantotto per 128 chili – è stato riconosciuto colpevole di rapina aggravata ai danni di due banche. Apre la porta agli agenti e sbianca: «Com’è possibile? Ma io avevo in faccia il succo di limone.» Il succo di limone… Gli inquirenti si scambiano uno sguardo. Il succo di limone, ossia… il succo dell’invisibilità? Il caso di un rapinatore improvvisato che, suggestionato da un esperimento con l’inchiostro simpatico, si strizza un limone in faccia e poi assalta due banche finisce in mano a due studiosi di psicologia sociale, David Dunning e Justin Kruger. Il caso Wheeler diventa lo spunto per una «teoria della stupidità»: il cosiddetto Effetto Dunning-Kruger. La ricerca viene pubblicata, ha un enorme successo e consegna al mondo l’archetipo mitologico degli stupidi: McArthur Wheeler, appunto. Leviatano parte da qui, da questa storia di cronaca degli anni ’90, e la racconta a partire dalle fonti giornalistiche e accademiche. La insegue e la interpreta, affondando lo sguardo nella stupidità – motore potente della Storia – e nelle sue origini. Come il romanzo di Paul Auster a cui Leviatano deve il suo titolo, compie una ricostruzione, ricercando in essa – la storia di un uomo solo tra le rovine dell’America post-industriale – in controluce, la filigrana del mondo contemporaneo.

Riccardo Tabilio

Tre microfoni. Due chitarre. Un distorsore.

Tre attori, musicisti, performer.

Leviatano è un racconto profondamente radicato negli anni ’90, decennio del grunge, neo punk e brit pop: la musica con cui siamo cresciuti noi. Ed è proprio grazie a questa musica – interpretata dal vivo dagli attori – che prende vita uno spettacolo che mescola realtà e finzione, anni ’90 e contemporaneità, teatro e concerto.

Leviatano è uno spettacolo rock. Da vedere, ascoltare e ballare.

Leviatano nasce dall’immaginario della nostra adolescenza, piena di sogni e fallimenti. Un’adolescenza difficile, come tutte le adolescenze, ma anche molto divertente. Siamo partiti da noi, dal nostro vissuto, per indagare le infinite risorse della stupidità umana.

Beh, non è stato difficile.

Marco Di Stefano

Riccardo Tabilio (1987), lavora tra Milano e l’Emilia-Romagna. Laureato con lode al DAMS e diplomato in Drammaturgia alla Paolo Grassi di Milano, è stato aiuto regia e dramaturg per le produzioni scespiriane di Tournée da Bar al Teatro Carcano di Milano: Il Mercante di Venezia e Riccardo III (2017 – 2018). Tra i suoi ultimi lavori figurano Dante 2K21 // Il Ghibellin Frainteso (Ravenna Festival, 2019), il progetto di teatro partecipato You Are Here! (Bagnacavallo, 2018) del collettivo YAH!, e la serie di performance itineranti audioguidate Lapsus Urbano (2017-2020) firmate insieme a Kepler-452, l’ultima delle quali, Lapsus Urbano // Il primo giorno possibile (2020), è stata rappresentata in numerosi festival in tutta Italia. Nel 2020 ha collaborato come autore alla performance urbana itinerante Turno di notte di Rimini Protokoll con Casa degli Artisti.

La Confraternita del Chianti è un gruppo artistico fondato da Chiara Boscaro e Marco Di Stefano. La Confraternita si occupa di teatro e arti performative mettendo al centro del lavoro la drammaturgia contemporanea, la curiosità verso forme e media diversi e la proiezione internazionale. Dal 2014 a oggi ha realizzato il progetto internazionale PENTATEUCO che l’ha portata a produrre 5 monologhi in altrettanti paesi europei: Romania, Croazia, Svezia, Spagna e Regno Unito. Per gli spettacoli del progetto la compagnia ha ricevuto il Premio Teatro e Memoria del Museo Cervi, il Premio Teatro Voce della Società Giovanile di ENDAS, Teatro dell’Argine e Crexida e il Premio di Produzione del SUQ Festival di Genova. I testi degli spettacoli sono raccolti nel volume “PENTATEUCO” edito da CUE Press. Nel 2016 La Confraternita del Chianti ha ricevuto il Premio Pradella dall’Accademia dei Filodrammatici e dal Teatro dei Filodrammatici di Milano per lo spettacolo “Non Voltarti Indietro”. Nel 2019 ha ricevuto il patrocinio della Commissione Europea – rappresentanza italiana –  per lo spettacolo interattivo “PLAY”, presentato in Italia, Olanda, Portogallo e Romania. La Confraternita del Chianti collabora in modo continuativo con il Teatro Nazionale Croato Ivan de Zajc –  Dramma Italiano di Fiume, con il quale ha realizzato “Esodo – pentateuco #2”, “Effetto Farfalla” e partecipato allo spettacolo collettivo “La Commedia”.  “Effetto Farfalla” ha vinto il premio Giulio Marini nel 2019.

Compagnia Carmentalia

Fondata a Roma nel 2007 e composta da Alessia Sorbello, attrice ed organizzatrice diplomata all’Accademia del Teatro Stabile di Catania e da Andrea Trovato e Giulio Forges Davanzati attori diplomati all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.

Carmentalia promuove la crescita e lo sviluppo di forme di spettacolo sempre diverse: sperimentando la commistione tra i generi con particolare attenzione alla nuova drammaturgia, ai giovani artisti e alle nuove realtà culturali; producendo spettacoli ed eventi rivolti ad adulti e ragazzi; partecipando a Festival nazionali ed internazionali sia in Italia che all’estero (Festival di Vimercate, Centre Théâtral du Bourget, …).

Con il sostegno della Regione Lazio, realizza nel 2020 “Anticamera dei sogni”, evento culturale incentrato sulle nuove drammaturgie che ha portato alla creazione di due nuovi testi italiani, “White Machine” di Luana Rondinelli e “24H” di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, e, contestualmente, ha contribuito alla diffusione di testi contemporanei francesi ed inglesi collaborando con la traduttrice Monica Capuani.

Tra le più recenti produzioni teatrali inedite in Italia: “Il Gioco” di Franca De Angelis, regia di Christian Angeli, realizzato in collaborazione con Fattore K, “Esseremme” scritto e diretto da Stefano Vona Bianchini e “Incongnito” di Nick Payne, regia di Andrea Trovato, prodotto in collaborazione con la Compagnia “Gli Ipocriti” di Melina Balsamo.

NdN – Network nuova drammaturgia

NdN Network drammaturgia Nuova è una rete nazionale che promuove un’azione di sostegno per la drammaturgia contemporanea italiana con l’obiettivo di favorire l’incontro di coloro che già lavorano nel campo della promozione della nuova drammaturgia per valorizzare i progetti esistenti e costruire una rete di discussione, ascolto e fattiva collaborazione.

Il Network, capitanato da Residenza IDRA in rete con 16 partner nazionali, seleziona tramite bando cinque autori teatrali per partecipare ad un progetto di accompagnamento e interscambio, finalizzato alla stesura di altrettanti testi teatrali ed alla produzione di uno di essi.

Centro Teatrale MaMiMò

Il Centro Teatrale MaMiMò è un polo culturale nato nel 2004 e gestisce il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia e al cui interno sono attive una Compagnia, che produce spettacoli di prosa, teatro ragazzi ed eventi culturali, e una Scuola di Teatro. La forma artistica è quella di un teatro colto e popolare insieme, atto collettivo di un gruppo riunito da una visione comune. Il Centro Teatrale MaMiMò è sostenuto dal 2012 dalla Regione Emilia Romagna come Organismo di produzione di spettacolo attraverso la L.13/1999, ed è riconosciuto dal MIC come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione. I direttori artistici sono Marco Maccieri e Angela Ruozzi. www.mamimo.it

TOURNÉE 2021

6 settembre – Teatro Piccolo Orologio, Reggio Emilia Anteprima

17 settembre – Piccolo Teatro Grassi, Milano Debutto Nazionale

26 settembre – Teatro Fausto Tozzi, Casaprota(RI)

28 e 29 novembre – Festival Wonderland, Brescia

14 e 15 dicembre – Teatro Libero, Palermo

18,19,20 febbraio 2022 – Teatro Binario 7, Monza

INFO E BIGLIETTERIA

REGGIO EMILIA – TEATRO PICCOLO OROLOGIO

Via J.E.Massenet 23, Reggio Emilia

Durata: 80’ (senza intervallo)

Info e prenotazioni: tel. 0522/383178– biglietteria@teatropiccolorologio.com – www.mamimo.it

Posto unico €5,00

6 settembre 2021 ore 21.00

TEATRO PICCOLO OROLOGIO – REGGIO EMILIA
Anteprima

17 settembre 2021 ore 21.30
Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie, 21^ ed.

PICCOLO TEATRO GRASSI – MILANO
Debutto nazionale

LEVIATANO
di Riccardo Tabilio

testo vincitore del bando NdN – Network Drammaturgia Nuova, Ed. 2020-21

con Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello, Andrea Trovato
assistente alla regia Cristina Campochiaro
scenografie video Antonio Simone Giansanti
preparazione musicale a cura del M° Attilio Costa
disegno luci Enzo Biscardi
dramaturg Chiara Boscaro
regia, scene e costumi Marco Di Stefano

una coproduzione Network NdN, Teatro Libero Palermo,
Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona, Centro Teatrale MaMiMò
col supporto di TRAC – Centro di residenza teatrale
Pugliese, AterlierSì e Dracma – Centro sperimentale di arti

realizzato da Compagnia Carmentalia e La Confraternita del Chianti