Legge anti-omofobia: Com. Giovanni XXIII, bene stop all’utero in affitto ma contrari a legge

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Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII logoRIMINI – «Siamo lieti che in questa legge sia stato inserito un chiaro ed importante divieto all’utero in affitto: una grave ingiustizia per il bambino, che viene strappato alla mamma che l’ha portato in grembo per nove mesi. La cd maternità surrogata, pur essendo vietata in Italia da diverse leggi viene percorsa ogni anno da coppie emiliano-romagnole sia eterosessuali sia omosessuali, le quali si recano in Paesi esteri in cui essa è consentita o tollerata». E’ quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito all’approvazione della Legge contro l’omofobia in Emilia-Romagna. Il riferimento è alla sanzione introdotta nell’art. 12 della Legge in cui si prevede che “la Regione non conceda contributi ad associazioni che organizzano o pubblicizzano la surrogazione di maternità”.

«Manteniamo forti riserve di fronte all’impronta meramente ideologica di questa norma. – continua Ramonda – La Regione Emilia Romagna non aveva bisogno di una legge contro l’omofobia. Le problematiche delle persone, siano esse disabili, straniere o omosessuali, non riguardano solo eventuali discriminazioni».