PIACENZA – Esprime grande soddisfazione, l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, per i risultati sinora ottenuti dal ciclo di appuntamenti online #LeDelizieDellArte, che nelle prime due settimane ha raccolto una platea virtuale di 80 mila persone, “confermando – sottolinea – la grande attenzione e l’interesse concreto per tutto ciò che riguarda il patrimonio artistico ed enogastronomico del nostro territorio, in un connubio di inedita suggestione che affascina e incuriosisce”.
In onda ogni settimana sulla pagina Facebook dei Musei Civici di Palazzo Farnese, cosa “bolle in pentola” per domenica 7 marzo, alle 18.30? “Dopo la puntata che ha avuto come protagonisti lo storico dell’arte e conservatore del Museo Gazzola, Alessandro Malinverni e lo chef Lorenzo Botti titolare del ristorante Suggerimenti, domenica prossima si proseguirà ancora con Malinverni che illustrerà l’acquerello di Vincenzo Irolli “Pesca di mare” esposto alla Ricci Oddi, che ha ispirato un piatto messo a punto dal famoso ristorante Peppino, condotto dalla famiglia Barbagallo”.
Tornando a domenica scorsa. l’ha fatta da padrone l’Orientalismo, e in particolare Alberto Pasini (1826-1899), che ne è interprete affascinante (tre suoi dipinti sono presenti alla Ricci Oddi) perché visitò diversi Paesi tra Nord Africa e Medio Oriente, traendo da quei viaggi opere di assoluto pregio, come “Moschea di Thulum” realizzato tra il 1859 e il 1860 dopo un viaggio al Cairo. L’opera fu acquistata da Ricci Oddi nel 1914: “L’Orientalismo – ha spiegato Malinverni – è l’incontrastato protagonista delle tele di Pasini, nelle quali si ammirano la fermezza del tratto, il rigore prospettico, la ricercatezza cromatica, l’attenzione alla resa luministica e, non ultima, la scelta di scorci e soggetti particolarmente pittoreschi”.
Da quest’opera Lorenzo Botti, chef di Suggerimenti, ha ideato un piatto particolare, “Marrakech”, raviolo al ragù di faraona, molto speziato e cucinato con carni bianche: “La magia di quei luoghi – ha sottolineato Botti – è uno stimolo per nuovi piatti che possono coniugare la nostra cucina con le tradizioni di un orientalismo lontano. Vedendo alla Ricci Oddi l’opera di Pasini ho subito pensato a questo piatto”.