RIMINI – L’economia circolare ha un’importanza sempre maggiore anche nel recupero e il riuso dei materiali per la rinascita nei territori colpiti dal sisma. Su questi temi si è sviluppato il convegno dal titolo: “Impresa 4.0 ed economia circolare” che si è svolto questa mattina (21 agosto) all’interno del padiglione della Regione Marche al Meeting di Rimini.
I lavori sono stati introdotti da Stefania Bussoletti, dirigente innovazione ricerca e competitività della Regione Marche la quale ha illustrato i nuovi bandi istituiti dall’ente e i lavori sono stati coordinati da Francesco Fatone, professore di ingegneria chimica ambientale dell’Università Politecnica delle Marche. Molto le esperienze maturate negli ultimi anni da parte delle aziende e delle istituzioni del territorio marchigiano come quelle illustrate da Sandrino Bertini della Delta di Montecassiano, Cristian Ricciarini della Edilmag di Pesaro. L’ingegnere Giulio Macarri della Vega di Ponzano di Fermo ha illustrato, invece, il progetto denominato Raeecovery che “mira a recuperare, attraverso la demolizione selettiva, tutti i componenti elettrici ed elettronici delle schede. Abbiamo fatto uno studio dei componenti che se non superano i quindici anni possono avere un ciclo di vita ancora interessante per il loro riutilizzo”.
Importante anche le esperienze spiegate da Vincenzo Paoletti della Fondazione Its Efficenza Energetica di Fabriano e quella di Giuseppe Giampaoli della Cosmari di Tolentino. In particolar modo, sono state esposte le procedure utilizzate nella gestione delle macerie del terremoto: è l’unico ente che opera per questo programma di recupero per le province di Fermo, Ascoli e Macerata.
Particolarmente interessanti sono stati i progetti presentati dall’area commerciale di Pieve Torina, che ha realizzato un’area grazie alla rigenerazione dei container marini la quale attualmente ospita attività economiche colpite dal sisma. Il progetto è stato illustrato da Alessandro Gentilucci, sindaco del comune di Pieve Torina.
Un altro esempio virtuoso nel riciclo di materiali è stato quello illustrato da Roberto Moretti della Cobit Asfalti di Grottazzolina. “Abbiamo realizzato il nostro progetto grazie al coinvolgimento dell’Università Politecnica delle Marche e delle associazioni di categoria a cui aderiamo e tra queste la Compagnia delle Opere Marche Sud. Un progetto di riciclo degli asfalti che permette di realizzare un asfalto cosiddetto tiepido ovvero utilizzando un riscaldamento minore del bitume e questo permette un’immissione inferiore di inquinamento rispetto ad oggi. La nostra capacità tecnica nella produzione degli asfalti è stata perfettamente coniugata con le norme sulla sostenibilità che sono alla base di un progetto innovativo di economia circolare”.
“Questo progetto – ha detto Emanuele Frontoni presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud – è nato dal coinvolgimento delle aziende del nostro territorio. La Compagnia delle Opere è particolarmente attenta da sempre alle tematiche relative all’economia circolare riferita alla ricostruzione post terremoto.
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