I colori della tradizione marinara accendono il porto di Rimini per l’atteso raduno delle barche storiche e le loro vele al vento. Sabato 11 giugno sul porto rivive la tradizione del mondo del mare con l’arrivo (alle ore 10) delle barche storiche provenienti da tutti i porti della Romagna, organizzata da Vele al Terzo Rimini, associazione di promozione sociale riminese e parte del direttivo dell’associazione “Mariegola delle Vele al Terzo e delle Barche da Lavoro delle Romagne”. Ogni anno l’associazione organizza una manifestazione culturale rievocativa e sabato Rimini riavvolgerà il nastro per ricreare lo scenario indimenticabile e tipico della Riviera Romagnola, quest’anno in onore e memoria dell’ammiraglio Aleardo Maria Cingolani. Uno spettacolo unico nel suo genere dove rivivono usi e costumi tradizionali e insieme una manifestazione culturale, rivolta a tutte le fasce di età, per poter conoscere da vicino gli equipaggi. Sarà possibile effettuare visite guidate sulle imbarcazioni all’ormeggio dove gli equipaggi racconteranno la storia e le caratteristiche delle barche storiche della Romagna (orario: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Partecipazione gratuita). Inoltre verrà realizzata una esposizione di attrezzature storiche per la pesca, organizzata in collaborazione con il Museo E’Scaion (programma e info: www.facebook.com/velealterzorimini/)
Il percorso alla scoperta delle tradizioni della pesca prosegue con una novità: il Museo diffuso della Marineria riminese. Uno spazio aperto, nel suggestivo Lungofiume degli artisti fra gli storici capanni da pesca e i murales ispirati alle storie del mare, un luogo appena allestito insieme alle scuole di Rimini e ai protagonisti della storia della marineria locale, che mette in relazione fra loro i luoghi simbolo del mare, disseminati per la città, come la Vecchia Pescheria, il Faro lungo il porto canale, i cantieri navali dei maestri d’ascia, il Mercato Ittico, il Mercato Coperto, l’antico Borgo marinaro di San Giuliano, il Museo della Città con un’importante sezione archeologica dedicata al mare, i capanni da pesca, fino ai principali centri di studio e valorizzazione, tra i quali il Museo di Viserbella e l’Associazione Vele al Terzo, che hanno collaborato attivamente all’intervento. Si tratta di un “museo senza barriere” il cui racconto espositivo inizia dalle sponde del fiume Marecchia, Lungofiume degli artisti e dei capanni da pesca di San Giuliano mare, dove, su plance appositamente illustrate con immagini e testi, ha inizio il racconto. Il progetto ha visto la partecipazione attiva di alcune classi del Liceo “Giulio Cesare – Manara Valgimigli” di Rimini che sono state coinvolte nella redazione e traduzione dei testi delle bacheche informative e nelle attività di comunicazione (info: www.museicomunalirimini.it/it/museo-diffuso-marineria-riminese
Chi volesse scoprire questo percorso, proprio sabato 11 giugno è possibile partecipare ad una pedalata alla scoperta della Marineria Riminese, tra città, porto, Lungofiume degli artisti e dei capanni della pesca, il Borgo dei Marinai, fino al museo de “E SCAION” a Viserbella, che ne conserva la memoria. Un itinerario per fissare i “luoghi” della Marineria Riminese che anticipa l’appuntamento di domenica 19 giugno, quando il percorso diventa ‘esperienza’ grazie all’incontro con le “persone” che hanno vissuto e lavorato in questa tradizione così importante per la storia della nostra città. Per partecipare alla pedalata di sabato 11 giugno, percorso completo di km 7,5 circa, il ritrovo è in Piazza Cavour alle ore 16.30. E’ possibile partecipare con qualsiasi tipo di bicicletta (a partecipazione è gratuita, per i non soci l’assicurazione giornaliera di € 2,00. Info e iscrizioni al 3207433000 Vinicio www.lapedivella.com).
Fra gli appuntamenti da non perdere per chi desidera rivivere i lavori del mare, c’è la pesca “alla tratta”, una delle attività corali dei borghi marinari che in estate si può rivivere, partecipando in prima persone a un momento di condivisione per la comunità di pescatori. Questa pratica, in uso fino agli anni 50 del secolo scorso, prevedeva l’uso di una grande rete che da un lato doveva strisciare sul fondo con l’ausilio di piombi, mentre l’altro lato, teso verso la superficie, veniva dotato di galleggianti (sugheri). Se un capo restava fissato sulla battigia, l’altro capo, con l’aiuto di una piccola barca, veniva portato in acqua creando un ampio semicerchio, sino a tornare a terra. A questo punto, i pescatori, immersi nell’acqua in due file distinte, iniziavano a recuperare le due cime e, legandosi in vita il crocco (e’ croc), tiravano a terra la rete che, strisciando sul fondale, intrappolava il pesce rimasto all’interno del semicerchio. Scomparsa come tecnica di pesca, viene oggi rievocata grazie all’associazione ONLUS “Rimini per tutti”, che in nome della salvaguardia delle tradizioni locali, organizza giornate di “Pesca alla Tratta” sulle spiagge di Rimini. Nel 2022 saranno cinque gli appuntamenti a cui si potrà partecipare: da luglio a settembre. Chi avesse voglia di diventare pescatore per un giorno e rivivere l’antica tradizione della ‘tratta’ non deve fare altro che presentarsi in spiaggia nel pomeriggio, intorno alle ore 15.00, per preparare la calata e partecipare al ritiro delle reti nelle seguenti giornate:
– il 16 luglio ai Bagni Ricci di Miramare (142)
– il 31 luglio al Bagno 68 (zona Lagomaggio)
– il 21 agosto al Bagno 89 Caldari
– il 4 settembre al Bagno 68 (zona Lagomaggio)
– il 18 settembre al Bagno 106/b di Rivazzurra Cocobeach (in questa data il ritrovo è già dalle ore 14).
Al termine della rievocazione gli organizzatori offrono una degustazione di pesce azzurro arrostito sulla brace secondo l’antica tradizione riminese, con piadina e vino di Romagna.
Fra gli indirizzi da segnare in questo viaggio marinaro c’è il Museo della Piccola Pesca e delle Conchiglie “È scaion”, che si trova a Viserbella di Rimini. Qui sono conservati documenti d’epoca sugli usi e costumi marinari e vecchi attrezzi da pesca tipici della marineria come asce, pialetti, graffietti, seghe, trivelle, reti da pesca, remi, oppure vecchie barche pescherecce restaurate e un’importante collezione di conchiglie, la Collezione Capici, la più importante raccolta del Mediterraneo, a cui quest’anno se ne andrà ad aggiungere una nuova, un reparto dedicato ai fossili donati all’Associazione da Ivilia Rosa da Torino e una mostra fotografica del mondo subacqueo a cura dell’ Associazione Sub Rimini ‘Gian Neri. Il museo è aperto nelle serate estive, ma effettua visite anche su richiesta per piccoli gruppi e scolaresche, con ingresso libero. Ma la cosa più interessante è che qui si possono incontrare persone che raccontano di quel mondo faticoso e affascinante. In certe giornate è possibile incontrarle anche in spiaggia, quando escono in mare con la ‘Vanina’, una barca delle Vele al Terzo, un vero e proprio museo navigante, che rimane poi ormeggiato nel porticciolo di Viserba. Info: www.escaion.it
Anche le uscite in barca o sulle motonavi sono una tradizione e una caratteristica del turismo romagnolo, quando la Nave del Sole di Raoul Casadei, il re del Liscio, si fermava nei porti lungo la costa per ballare la ‘musica solare’ in mezzo al mare. Oggi le motonavi continuano ad accompagnare i turisti in mare partendo dai pontili che si trovano lungo la spiaggia e raggiungono il largo da dove si può ammirare tutta la costa.
Le crociere si effettuano da metà giugno a inizio settembre e le mete sono Gabicce e Monte San Bartolo, ma anche i percorsi più brevi nei luoghi della marineria e al vivaio di cozze sono molto apprezzati, insieme alle degustazioni delle tipiche “rustide” di pesce a km zero offerto a bordo come aperitivo. Le gite pomeridiane (partenza intorno alle ore 15) si effettuano dai pontili di Rimini sud (bagni 42, 72, 100, 115 e 140) a partire da metà giugno. Da fine giugno iniziano anche le gite che partono dai pontili della zona nord (Torre Pedrera, Viserba e Rivabella), mentre dal primo luglio il calendario delle uscite sarà completo e si aggiungerà anche la programmazione della mattina (Info: www.rimininavigazione.it). In attesa dell’apertura dei pontili, le motonavi salpano dal porto in giorni stabiliti.
Tra le attività proposte da VisitRimini, c’è anche la possibilità di andare a pesca al largo di Rimini, ogni mercoledì, fino a settembre partendo dal porticciolo di Viserba. Un’opportunità non solo per i pescatori esperti, ma anche per chi non hai mai provato ed è curioso di fare quest’esperienza in mare. Info: www.visitrimini.com/esperienze/308347-a-pesca-al-largo-di-rimini/.
A chiudere questo calendario è una tradizione lampedusana che ogni terza domenica del mese di settembre rivive nel mare di Fellini. Una particolarità che non tutti sanno è che a Rimini vive e lavora un’importante comunità lampedusana, per tradizione impegnata nella marineria. Dal 1998 questa comunità ha portato nel mare di Rimini la tradizionale processione lampedusana della Madonna di Porto Salvo, una processione religiosa lungo il Porto Canale con i caratteristi pescherecci che dal mare accompagnano la Madonna di Porto Salvo, patrona dell’isola di Lampedusa, donata dai pescatori alla parrocchia di San Giuseppe al Porto.
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