Al 31 dicembre 2021 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 15.169 imprese femminili attive che costituiscono il 21,3% del totale delle imprese attive (21,3% anche in Emilia-Romagna e 22,7% in Italia); nel confronto con il 31 dicembre 2020 si rileva un aumento delle imprese femminili dell’1,4%, superiore sia all’incremento regionale (+1,2%) sia alla variazione positiva nazionale (+0,6%). Nel dettaglio, la variazione annua 2021-2020 di tale tipologia di impresa risulta essere la maggiore tra le variazioni tendenziali negli ultimi dieci anni, periodo nel quale risultano prevalenti cali o fasi di stabilità.
I principali settori economici risultano, nell’ordine: Commercio (27,8% delle imprese femminili), Alloggio e ristorazione (14,6%), Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (12,3%), Agricoltura (12,0%), Attività immobiliari (7,4%), Industria Manifatturiera (6,9%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,9%). In termini di variazione annua si registra un incremento nella maggior parte dei principali settori: +1,3% nelle Altre attività di servizi, +2,8% nell’Immobiliare, +0,8% nel Manifatturiero e +7,1% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese. In diminuzione, invece, l’Agricoltura (-1,1%) mentre rimangono sostanzialmente stabili il Commercio (+0,1%) e l’Alloggio e ristorazione (+0,2%).
Le imprese femminili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai settori Altre attività di servizi (56,9%), Alloggio e ristorazione (29,5%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (27,2%), Commercio (25,6%) e Agricoltura (20,9%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese femminili sono imprese individuali (65,7% del totale), alle quali seguono le società di persone (17,3%) e le società di capitale (15,4%); nel confronto con l’anno precedente crescono le imprese individuali (+1,0%) e, soprattutto, le società di capitale (+4,8%), mentre risultano stabili le società di persone (-0,1%).
Le Imprese Femminili: focus provinciale Forlì-Cesena
Al 31 dicembre 2021 in provincia di Forlì-Cesena si contano 7.591 imprese femminili attive che costituiscono il 20,8% del totale delle imprese attive (21,3% in Emilia-Romagna e 22,7% in Italia); nel confronto con il 31 dicembre 2020 si riscontra un aumento delle imprese femminili dell’1,0%, lievemente inferiore all’incremento regionale (+1,2%) ma superiore alla variazione positiva nazionale (+0,6%). Nel dettaglio, la variazione annua 2021-2020 di tale tipologia di impresa torna ad essere positiva dopo dieci anni caratterizzati da variazioni tendenziali negative o da fasi stabili.
I principali settori economici risultano il Commercio (25,3% delle imprese femminili), l’Agricoltura (16,8%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (13,4%), l’Alloggio e ristorazione (11,6%), l’Industria Manifatturiera (8,3%) e le Attività immobiliari (5,7%); rispetto al 31 dicembre 2020 si registrano incrementi nell’Alloggio e ristorazione (+1,7%) e nell’Immobiliare (+2,6%), diminuzioni nel Commercio (-0,3%), nell’Agricoltura
(-2,3%) e nelle Altre attività di servizi (-0,8%) e una sostanziale stabilità nel Manifatturiero
(-0,2%). Da rilevare, inoltre, la crescita dei Servizi alle imprese (+10,8%, 3,4% del totale delle imprese femminili).
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine: Altre attività di servizi (57,6%), Alloggio e ristorazione (31,6%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (25,9%), Commercio (24,5%), Attività finanziarie e assicurative (21,0%) e Agricoltura (20,4%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (68,0% del totale), seguite dalle società di persone (16,2%) e società di capitale (13,9%); in termini di variazione annua crescono sia le imprese individuali (+0,9%) sia, soprattutto, le società di capitale (+3,2%), mentre calano le società di persone (-0,5%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese femminili provinciali (il 51,8%) si trovano nei comuni di Forlì (28,8%) e Cesena (23,0%), ossia nei “Grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (9,1%), Forlimpopoli (3,1%) e Bertinoro (2,7%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 14,9%), e di Savignano sul Rubicone (4,8%), San Mauro Pascoli (2,5%), Gatteo (2,4%), Gambettola (2,4%) e Longiano (1,7%) (”area del Basso Rubicone”, totale 13,8%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,4%) (Valle del Bidente), Bagno di Romagna (1,9%) e Mercato Saraceno (1,7%) (Valle del Savio) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,9%) (Valle del Montone). In sintesi, il 53,9% delle imprese femminili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 46,1% in quello di Forlì.
In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Santa Sofia (29,6%), Premilcuore (25,3%), Rocca San Casciano (24,7%), Castrocaro Terme e Terra del Sole (23,8%), Forlimpopoli (23,3%), Modigliana (23,2%), Savignano sul Rubicone (22,8%), Bagno di Romagna (22,6%) e Civitella di Romagna (22,6%).
Le Imprese Femminili: focus provinciale Rimini
Al 31 dicembre 2021 in provincia di Rimini si contano 7.578 imprese femminili attive che costituiscono il 21,8% del totale delle imprese attive (21,3% in Emilia-Romagna e 22,7% in Italia); nel confronto con il 31 dicembre 2020 si riscontra un aumento delle imprese femminili dell’1,8%, superiore sia all’incremento regionale (+1,2%) sia alla variazione positiva nazionale (+0,6%). Nel dettaglio, la variazione annua 2021-2020 di tale tipologia di impresa risulta essere la maggiore tra le variazioni tendenziali negli ultimi dieci anni, periodo nel quale trend crescenti si sono alternati a fasi di calo o situazioni di stabilità.
I principali settori economici risultano il Commercio (30,4% delle imprese femminili), l’Alloggio e ristorazione (17,7%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (11,1%), le Attività immobiliari (9,1%), l’Agricoltura (7,1%) e l’Industria Manifatturiera (5,4%); rispetto al 31 dicembre 2020 si registra un incremento in tutti i principali settori, con l’eccezione rappresentata dall’Alloggio e ristorazione (-0,7%): +0,3% nel Commercio, +3,9% nelle Altre attività di servizi, +3,0% nell’Immobiliare, +1,7% nell’Agricoltura e +2,2% nel Manifatturiero. Da rilevare, inoltre, la crescita dei Servizi alle imprese (+4,4%, 4,4% del totale delle imprese femminili).
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine: Altre attività di servizi (56,2%), Alloggio e ristorazione (28,3%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (28,2%), Commercio (26,5%), Agricoltura (22,2%) e Attività immobiliari (20,4%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (63,4% del totale), seguite dalle società di persone (18,4%) e società di capitale (16,9%); in termini di variazione annua crescono le imprese individuali (+1,1%) e, soprattutto, le società di capitale (+6,1%), mentre rimangono sostanzialmente stabili le società di persone (+0,2%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come la maggioranza delle imprese femminili provinciali si trova nel comune di Rimini (43,3%), classificato come “Grande centro urbano”; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (13,6%), Bellaria-Igea Marina (6,7%), Santarcangelo di Romagna (6,0%) e Coriano (2,2%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 28,5%), e di Cattolica (7,6%), Misano Adriatico (3,9%) e San Giovanni in Marignano (2,2%) (”area del Basso Conca”, totale 13,7%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,2%) (Valconca), Verucchio (2,2%) e Novafeltria (2,0%) (Valmarecchia).
In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Maiolo (31,0%), Casteldelci (27,4%), Cattolica (25,7%), Novafeltria (25,2%), San Leo (24,5%), Riccione (24,0%), Pennabilli (24,0%), Morciano di Romagna (23,3%) e Montefiore Conca (23,0%).
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