Le due ruote usate da fasce sempre più ampie della popolazione, Rimini seconda città in Italia per l’uso dei monopattini

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Cresce la lunghezza complessiva delle piste ciclabili: in 10 anni passate dai 78 mila metri del 2011, agli oltre 127 mila del 2021

palazzo del municipio RiminiRIMINI – In Italia sono sempre più usate le due ruote come dimostra l’Osservatorio Nazionale Focus 2R, con la sesta edizione della ricerca promossa da Confindustria ANCMA – l’associazione nazionale dei produttori di veicoli a due ruote – e da Legambiente. Il report, che viene pubblicato ogni anno,  descrive le politiche di mobilità dedicate a biciclette, ciclomotori e motocicli e attuate dai Comuni capoluogo di provincia. Il quadro che emerge nel 2021 da “Focus 2R”, evidenzia come in Italia negli ultimi 2 anni ci sia stato il boom di acquisti di biciclette, segnando anche Rimini come la seconda città italiana per l’uso dei monopattini.
Sono infatti 333.340 i prelievi annui di monopattini elettrici registrati in sharing nel territorio comunale, un dato secondo solo alla città di Bari (che ha registrato 498.494 prelievi) nonostante che le flotte più importanti si concentrino a Roma (12.900 veicoli), a Milano (5.250) e a Torino (3.000).
Attualmente sono 1000 i monopattini elettrici disponibili in sharing a Rimini, che è stata tra le prime città in Italia a scommettere su monopattini e servizi di sharing da ‘ultimo miglio’. La flotta sarà potenziata nei prossimi mesi, a valle della l’aggiudicazione della nuova procedura di affidamento del servizio, con l’arrivo stabile anche di biciclette elettriche in sharing.
Una tendenza, quella della tavola elettrica a due ruote, giustificata probabilmente anche dalla crisi pandemica che ha innescato o accelerato alcune dinamiche destinate a rimodellare aspetti importanti della mobilità in quanto le diverse modalità di trasporto hanno dovuto contemperare le esigenze di spostamento delle persone con la tutela della salute pubblica. In questo quadro complesso si inseriscono anche i mezzi di spostamento a due ruote, come le biciclette, gli scooter e i motocicli, che stanno rispondendo positivamente alle esigenze di spostamento in sicurezza di una fascia sempre più ampia della popolazione.
Esigenze che confermano la politica di mobilità messa in campo dall’amministrazione comunale negli ultimi 10 anni in cui si è incrementata considerevolmente la lunghezza complessiva delle piste ciclabili realizzate nel territorio, che sono passate dai 78.480 metri del 2011 ai 127.843 metri del 2021 (erano 122.850 alla fine del 2020). Uno dei motivi per il quale Rimini nel 2021 – come noto – è stata premiata per il quarto anno consecutivo, ottenendo il riconoscimento di ‘Comune Ciclabile’. Un’iniziativa promossa dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani, accompagnandoli in un percorso virtuoso verso politiche bike friendly.

“Sono stati fatti a questo scopo – sottolinea l’Assessora alla Mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni – i tanti investimenti infrastrutturali e non solo che la città sta portando avanti per promuovere la ciclabilità e più in generale la mobilità sostenibile. Dalla pedonalizzazione del lungomare, all’ampliamento della rete ciclopedonale, fino al potenziamento dei servizi come la velostazione e la promozione dell’uso delle cargo bike. Il risultato della ricerca dell’Osservatorio Nazionale Focus 2, conferma anche l’intuizione che l’amministrazione comunale ha avuto qualche anno fa, quando abbiamo proposto l’esperienza di Rimini con i monopattini, una soluzione di mobilità che si è confermata come un positivo laboratorio sperimentale per la mobilità elettrica. Adesso la priorità è migliorare la sicurezza di chi circola a piedi, in bici o in monopattino nella nostra città, sia tramite la realizzazione di percorsi e infrastrutture dedicate, sia tramite l’ampliamento delle zone 30 e a velocità limitata in ambito urbano”.