Dialogheranno con l’autrice: Claudio Strinati (Accademia di San Luca) e Cecilia Vicentini (Università E-Campus).
L’iniziativa è parte del calendario eventi 2024 dell’Istituto di Studi Rinascimentali e del Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Biblioteche e Archivi.
L’incontro potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Nella seconda metà del Seicento, nei più importanti palazzi nobiliari, intere stanze erano destinate a ospitare i ritratti delle «donne famose» del tempo, quasi a catalogarle. Dame contemporanee, influenti personaggi di corte o bellezze leggendarie la cui fama si diffondeva velocemente fra i circoli dell’aristocrazia europea. Mogli di principi o future madri di cardinali, anelli fondamentali di alleanze politiche e pedine insostituibili di complesse strategie familiari. Personaggi celebri per la loro bellezza, spesso all’origine di passioni incoercibili e di eventi drammatici. Queste tele, note come «le Belle», popolavano le maggiori collezioni italiane ed europee. Una moda che aveva precedenti illustri e che Francesca Cappelletti racconta con appassionata ammirazione e competenza in queste pagine. Un affascinante viaggio che ci accompagna nelle camere dedicate ai ritratti femminili della cinquecentesca collezione Farnese, o in quella del cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di Clemente VIII, passando per le «Stanze delle Veneri», allestimenti fra il mitologico e il licenzioso in cui erano esposti capolavori della pittura rinascimentale raffiguranti le dee e le eroine delle favole antiche, in un tributo non solo a Venere, dea dell’amore, ma anche alle grazie delle protagoniste, spesso sfortunate, dei miti ovidiani. La presenza in questa storia di alcune straordinarie figure catalizzatrici, come per esempio Clelia Farnese, Lavinia Fontana o Maria Mancini, è un ulteriore invito a riflettere «sulle metamorfosi del ritratto femminile, ma anche sul ruolo di alcune donne, sulla loro capacità di mettere in scena se stesse, di creare un personaggio in grado di autorappresentarsi e di generare forme di ritratto». Avvicinandosi ai loro volti fino a sfiorarli, Francesca Cappelletti ne disvela passioni, paure e speranze, ma soprattutto offre una nuova prospettiva per indagare il ruolo della donna nella storia.
Francesca Cappelletti, storica dell’arte, è direttrice della Galleria Borghese. Ha studiato a Roma, a Londra, Warburg Institute e a Parigi, Collège de France e ha poi insegnato Storia dell’Arte Moderna e Storia dell’Arte dei Paesi europei all’Università degli Studi di Ferrara. Autrice di saggi e articoli sulla storia del collezionismo, con il suo lavoro ha contribuito al ritrovamento del dipinto di Caravaggio La cattura di Cristo, attualmente alla National Gallery di Dublino. Ha curato mostre e cataloghi in Italia e all’estero.
► Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it
Link diretto al canale youtube Archibiblio web con le dirette e l’archivio delle registrazioni degli incontri: https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg
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